GdF: Esercitazione congiunta con l’Aeronautica Militare “Corvus Corax”

Enrico Fiorenza

Si svolgerà domani in Puglia la prima parte dell’esercitazione congiunta “Corvus Corax” tra l’Aeronautica Militare e la Guardia di Finanza, volta ad integrare e migliorare le capacità di coordinamento e cooperazione nelle attività di difesa degli spazi aerei e marittimi nazionali, anche con riguardo al contrasto dei traffici illeciti.
La prima fase dell’esercitazione simulerà un’intercettazione, condotta da mezzi aerei dell’Aeronautica Militare e della Guardia di Finanza, di un velivolo ultraleggero utilizzato per trafficare droga o altro materiale illecito attraverso lo spazio aereo nazionale.
La seconda fase dell’esercitazione – prevista per lunedì 28 maggio – simulerà invece l’intercettamento di un natante veloce proveniente da zone marittime internazionali, anch’esso impiegato per traffici illeciti. In tutte e due le fasi dell’esercitazione le attività di localizzazione ed intercettazione dei “target” mobili – aereo e marittimo – si concluderanno con l’arresto dei trafficanti da parte dei militari della Guardia di Finanza.
L’esercitazione “Corvus Corax” nasce dall’esigenza di fronteggiare, in maniera sempre più efficace e con assetti aerei d’intervento rapido, particolari minacce definite di genere “asimmetrico” che possono giungere anche da “vettori” aerei e navali, il cui impiego può essere anche non specificamente militare.
Tra tali “vettori” si annoverano, ad esempio, i velivoli dalle basse prestazioni e gli ultraleggeri che possono penetrare i confini nazionali volando a bassa e bassissima quota, anche se l’esercitazione, proprio da questa edizione, ha introdotto una seconda e fase addestrativa da dedicarsi all’intercettazione di un natante veloce, ciò allo scopo di estendere e ottimizzare le capacità d’intervento contro tutt’altra tipologia di mezzo, che muove dal mare anziché dall’aria, ma che può essere comunque individuato grazie ad un efficace pattugliamento aereo.
“Corvus Corax” vuol infatti verificare nonché dimostrare come l’utilizzo sinergico di diverse componenti militari dello Stato consenta d’implementare le possibilità d’impiego del già efficace dispositivo di Difesa Aerea, adattandolo anche a supporto delle operazioni condotte delle Forze di Polizia a tutela della legalità e della sicurezza pubblica.
Da notare come l’Aeronautica Militare coinvolgerà per l’esercitazione, oltre agli Enti adibiti al controllo del Traffico Aereo e della Difesa Aerea, diversi velivoli che si alterneranno nel monitoraggio dei vettori clandestini.
Oltre ai noti caccia F-2000, ogni giorno impiegati dalla Forza Armata proprio per difendere lo spazio aereo nazionale, saranno utilizzati anche elicotteri HH-139 (uno della GDF e uno dell’AM), particolarmente efficaci nella cosiddetta attività SMI (Slow Movers Interception) ovvero nell’intercettazione di vettori che si muovono a basse velocità.
L’elicottero HH-139 della GDF, recentemente acquisito dal Corpo nell’ambito di un complessivo programma di ammodernamento della propria flotta aerea, è dotato di un innovativo sistema di missione (denominato RW ATOS) costituito da sensori di ricerca e scoperta ad altissime prestazioni che permettono di eseguire – anche di notte – missioni di pattugliamento aeromarittimo per il contrasto dei traffici illeciti, tutto ciò nell’ambito dei compiti di polizia economico-finanziaria nonché di polizia unica del mare recentemente attribuiti proprio alla Guardia di Finanza.
Novità di questa seconda edizione della “Corvus Corax” sarà altresì l’impiego degli F-35 dell’Aeronautica Militare, jet di ultimissima generazione già inseriti nel contesto della Difesa Aerea nazionale e balzati proprio in questi giorni agli onori delle cronache per il loro primo impiego sugli scenari di guerra mediorientali.
L’utilizzo degli F-35 dell’Aeronautica Militare italiana per le attività di contrasto ai traffici illeciti è reso possibile dalla spiccata flessibilità d’impiego che caratterizza questa macchina che si distingue, altresì, per la sua elevatissima capacità di raccogliere informazioni da grande distanza sui “target” da attenzionare pur senza essere individuato.
Altra novità, che sarà testata proprio durante l’esercitazione, è l’impiego dell’aereo G550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning) dell’Aeronautica Militare, una vera e propria stazione volante di scoperta, comando e controllo – anch’esso esempio della più avanzata tecnologia aeronautica – in grado di dialogare con tutti gli mezzi coinvolti e di coordinarne le operazioni.
La Guardia di Finanza parteciperà al dispositivo di avvistamento e intercettazione mediante l’impiego dei suoi mezzi aeronavali, quotidianamente impegnati nelle attività di contrasto ai traffici illeciti, mentre le operazioni saranno coordinate a livello nazionale dalla Centrale Operativa del Comando Generale della Guardia di Finanza, con il contestuale coinvolgimento dei Comandi Provinciali di Bari e Lecce, nonché del Reparto Operativo Aeronavale di Bari.