GdF: Genova, operazione “neve genovese”, sequestrate in porto oltre 2 tonnellate di cocaina purissima

Oriol De Luca

Non si era ancora spenta l’eco suscitata ieri dal maxi-sequestro di cocaina al porto di Livorno che subito oggi se ne aggiunge un altro; un sequestro che è il più rilevante tra quelli avvenuti in Italia negli ultimi 25 anni e che è destinato a far schizzare verso l’alto i bilanci operativi della Guardia di Finanza nel settore del contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
I finanzieri del Comando Provinciale di Genova, presso il porto del capoluogo ligure, hanno effettuato un sequestro-monstre da 2.100 kg. di cocaina purissima proveniente dalla Colombia.
L’operazione delle fiamme gialle genovesi, considerata l’assoluta importanza della posta in gioco, ha richiesto una collaborazione internazionale che oltre alla GDF italiana ha visto scendere in campo anche gli uomini della Armada de la Repùblica de Colombia (la Marina Militare colombiana), la Policia Nacional spagnola e le Autorità britanniche; il tutto sotto il diretto coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova, nonché della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) del Ministero dell’Interno che aveva fatto partire il primo input informativo sul carico.
La droga sequestrata era partita all’interno di un container imbarcato nel porto colombiano di Turbo su una nave mercantile che aveva come destinazione l’Italia prima e la Spagna poi, dove il carico di “neve” sarebbe poi sbarcato al porto di Barcellona prima di essere smistato per le piazze clandestine dello spaccio di tutta Europa.
Quando i finanzieri italiani ed i poliziotti spagnoli hanno aperto il container, dopo aver spostato il carico di copertura, si sono trovati di fronte 60 zaini di grosse dimensioni contenenti complessivamente 1.801 panetti di coca da oltre un kg. ciascuno, ovvero un quantitativo tale che una volta collocato nei depositi giudiziari ha costituito un vero e proprio muro di droga.
Secondo gli investigatori il carico – che ha un valore commerciale che si attesa sul mezzo miliardo di euro – apparteneva a diverse organizzazioni di narcotrafficanti associate tra loro; un pericoloso gruppo armato organizzato meglio conosciuto come il “Clan del Golfo” che si avvale di qualificati contatti in diversi scali marittimi del vecchio continente dove poi giungono le loro spedizioni.
Nonostante la complessità e la delicatezza dell’operazione, l’Autorità Giudiziaria ha comunque disposto la “consegna controllata internazionale” del carico al fine di identificare gli autori di tale ingente traffico, tutto ciò grazie al supporto delle Autorità spagnole, di Eurojust nonché della rete estera degli esperti anti-droga della DCSA.
Una rete tesa dunque molto bene e che nei giorni scorsi, a Barcellona, ha permesso di trarre in arresto un 59enne spagnolo che secondo gli inquirenti era stato incaricato dall’organizzazione di “esfiltrare” la cocaina dal porto della città iberica.