GdF, operazione “Goldfinger”

Paola Fusco

  Con l’operazione denominata “Goldfinger”, condotta in varie regioni dell’Italia centro–settentrionale, i finanzieri di Padova hanno arrestato la produzione di due orafi “copiatori” che, nel periodo 2003/2008 hanno realizzato, per la successiva commercializzazione in Spagna, Grecia, Messico, Perù, Emirati arabi e Stati Uniti, centinaia di anelli, bracciali, collane e orecchini falsi per un valore all’ingrosso pari a oltre 40 milioni di euro. Le indagini, scaturite da una verifica fiscale, hanno finora consentito di sequestrare gioielli marchiati Bulgari, Gucci, Louis Vuitton, Mont Blanc e Tiffany, perfette copie di quelli autentici, per un valore all’ingrosso pari a oltre un milione di euro, nonché numerosi macchinari, stampi di gomma e in cera utilizzati per l’illecita produzione delle creazioni orafe abilmente contraffatte. Numerose perquisizioni sono state svolte in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio e, oltre ai due titolari dell’azienda orafa, 13 intermediari sono stati denunciati alla procura di Padova per concorso nei reati di contraffazione e frode in commercio. L’attività investigativa è attualmente incentrata sulla documentazione contabile, extracontabile, doganale e bancaria, al fine di ricostruire l’intera illecita filiera commerciale e individuare ulteriori responsabili.