GdF: pensione di invalidità con certificazioni false

Gian Luca Berruti

Si stanno facendo sempre più penetranti le attività investigative che la Guardia di Finanza effettua nel settore della spesa pubblica, e testimonianza di ciò sono le continue operazioni che le Fiamme Gialle stanno portando a termine in tutta Italia con la scoperta di numerosi “falsi invalidi”.L’ultima operazione in ordine di tempo arriva da Marsala (TP), dove i finanzieri del locale Comando Provinciale hanno notificato ben 22 avvisi di garanzia per falso e tentata truffa aggravata ai danni dello Stato. Gli stessi avvisi di garanzia hanno interessato 16 soggetti che avevano presentato istanza per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, dichiarando di soffrire di gravi cardiopatie certificate da cartelle cardiologiche risultate false. I finanzieri trapanesi, infatti, hanno accertato che gli esami ambulatoriali presentati alla Commissione Medica di Marsala, a sostegno della richiesta di corresponsione delle indennità economiche previste per l’invalidità civile, non erano mai stati eseguiti ed erano stati abilmente falsificati. Gli stessi richiedenti, in realtà, non avevano mai sofferto delle serie cardiopatie dichiarate e certificate nella documentazione sanitaria da loro prodotta. Le attività investigative condotte dai militari della Guardia di Finanza – supportate dalle conclusioni della Commissione Medica di Verifica – hanno portato alla luce svariate condotte fraudolente come l’attestazione di infarto acuto del miocardio (addirittura riferibili ad altre persone), patologie diagnosticate da un normale elettrocardiogramma (mentre avrebbero necessitato di ecocardiogramma), nonché prescrizioni di terapie controindicate e inconciliabili con i referti medici.Gli investigatori delle Fiamme Gialle, esaminando tutta la documentazione posta sotto sequestro, hanno così potuto far emergere le responsabilità di alcuni medici del distretto sanitario di Marsala.Sei professionisti, tutti membri delle commissioni mediche di accertamento dell’invalidità civile e diretti “certificatori” di patologie e incapacità lavorative pressoché inesistenti, sono così stati raggiunti da avviso di garanzia poiché incriminati per concorso in tentata truffa ai danni dello Stato e falso in atto pubblico.