GdF: sei denunce per assenteismo ad Arezzo

Gian Luca Berruti

Si assentavano sistematicamente dall’ufficio per recarsi al supermercato, in banca, dal parrucchiere, presso la propria abitazione e, in numerosi casi, timbravano anche il cartellino segnatempo del collega per “coprirne” uscite anticipate o arrivi in ritardo.

Sei dipendenti della sede aretina dell’Ente Irriguo Umbro-Toscano, Ente Pubblico non economico, sono stati così denunciati per truffa aggravata ai danni dello Stato dai finanzieri del Comando Provinciale di Arezzo.

La vicenda nasce da un esposto presentato alla Guardia di Finanza aretina da un dipendente dell’Ente evidentemente stanco di assistere ad atteggiamenti tanto disinvolti, quanto diffusi e persino abituali, tra i propri colleghi.

I preliminari riscontri operati dalle Fiamme Gialle, su delega dell’Autorità Giudiziaria, attraverso una serie di appostamenti e pedinamenti, hanno da subito consentito di accertare numerosi allontanamenti dal posto di lavoro dei dipendenti controllati che raggiungevano indisturbati le destinazioni più disparate (sempre in orario di servizio e senza alcuna giustificazione).

Di concerto con il Pubblico Ministero titolare delle indagini i militari della Guardia di Finanza hanno quindi deciso di posizionare due telecamere, una vicino l’ingresso dell’Ente e l’altra a fianco dell’apparecchiatura segnatempo.

Per gli investigatori sono così state sufficienti poche settimane di monitoraggio per portare definitivamente alla luce il fenomeno, attraverso la documentazione filmata di decine e decine di assenze avvenute durante il normale orario di lavoro e che, in taluni casi, superavano anche le due ore.