GdF: sequestrati in tutta italia 560mila occhiali pericolosi per la salute

Stefano Serafini

“Assolutamente pericolosi”. E’ stato questo l’esito delle analisi tecniche condotte su oltre il 60% dei campioni di occhiali importati dalla Cina e sequestrati in tutta Italia nel corso dell’operazione “Vedo Sicuro”, condotta dalla Guardia di Finanza di Venezia.

La vicenda ha avuto origine da un semplice controllo operato da una pattuglia di finanzieri presso un negozio della città lagunare; in quello stesso controllo i militari notarono decine di occhiali da sole erano posti in vendita a un prezzo irrisorio e decisero così di approfondire le loro iniziali perplessità su quei prodotti.

A un successivo controllo di tutta la documentazione necessaria alla commercializzazione degli occhiali, i militari operanti notarono subito che il marchio di sicurezza europeo “CE” non era conforme mentre le indicazioni dei prodotti risultarono del tutto fallaci.

Effettuato un primo sequestro, e sottoposti gli stessi i prodotti ad analisi tecniche presso un istituto specializzato ed autorizzato al rilascio degli attestati di conformità  per la certificazione “CE”, è emerso che le lenti non erano in grado di filtrare i raggi ultravioletti e distorcevano le immagini mentre le montature, addirittura, rilasciavano nichel in presenza di sudore.

I prodotti sequestrati, in sostanza, potevano provocare danni alla retina, vertigini, cefalee, nonché causare dermatiti allergiche.

Preso atto degli allarmanti esiti provenienti da questi esami, le Fiamme Gialle veneziane hanno dunque avviato una vasta indagine sul mercato degli occhiali recanti vari marchi d’importazione cinese, peraltro diffusi in tutta Italia e commercializzati attraverso una fitta rete di piccoli commercianti.

Sulla base di specifici decreti emessi dall’Autorità Giudiziaria inquirente, la Guardia di Finanza ha così sequestrato presso 7 importatori ed un centinaio di rivenditori 560.000 paia di occhiali, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro, unitamente 3,2 milioni di etichette già pronte per essere apposte ma recanti false indicazioni di provenienza e di qualità.

Gli occhiali sequestrati, realmente nocivi e potenzialmente pericolosi (soprattutto se utilizzati per la guida di veicoli), venivano acquistati in Cina ad un prezzo medio di 10 centesimi al pezzo per poi essere rivenduti al cliente finale per 8/15 euro cadauno.