Promette d’essere uno dei primi di una lunga sequenza che si protrarrà sino alle prossime festività natalizie, il sequestro da un milione e 500mila pezzi di prodotti falsi o non sicuri operato dai finanzieri del Comando Provinciale di Torino.
Sempre molto attiva nel contrasto alla contraffazione dei marchi di fabbrica, e nella commercializzazione di prodotti che non rispondono ai criteri di sicurezza imposti dalla normativa europea, la Guardia di Finanza del capoluogo piemontese è stavolta acceduta per dei normali controlli presso uno maxi-store di 1.000 mq., sito nel quartiere di Borgo Vittoria ed inaugurato lo scorso mese di ottobre, dove si sono imbattuti in una gran quantità di merci come articoli ludici, giocattoli, peluche, accessori di abbigliamento a tema natalizio.
Nello stesso esercizio commerciale, gestito da una 40enne cittadina cinese, i militari delle fiamme gialle hanno così proceduto ai previsti accertamenti riscontrando però come quegli articoli fossero del tutto sprovvisti di previsti requisiti come l’indicazione merceologica, i dati dell’importatore, la presenza di materiali o sostanze tossiche, le precauzioni d’impiego etc., ovvero di quelle indicazioni che il legislatore europeo ha opportunamente previsto per tutelare la salute e la sicurezza stessa dei consumatori.
Molte volte, infatti, alcuni fabbricanti esteri per abbattere i costi di produzione materiali di bassa qualità se non addirittura potenzialmente dannosi, che poi però si guardano bene dal dichiarare o che addirittura tentano di camuffare apponendo un falso marchio di conformità europeo “CE”.
In questi casi è poi bene ricordare come l’assenza di indicazioni sulle generalità dell’importatore con sede all’interno dell’Unione europea, di fatto, comporti l’impossibilità di ricostruire la relativa filiera di approvvigionamento nonché di verificare se il fabbricante abbia a monte predisposto la prevista documentazione tecnica comprovante la conformità agli standard europei degli articoli da lui prodotti.
Nella circostanza – considerate le palesi quanto molteplici irregolarità emerse durante i controlli – i finanzieri hanno così proceduto al sequestro della merce che ha un valore stimato in circa 2 mln. di euro, mentre per la proprietaria dello store è stata emessa una denuncia diretta alla Procura della Repubblica di Torino, presso la quale dovrà ora rispondere di reati che vanno dalla frode in commercio, alla commercializzazione di prodotti non sicuri, alla contraffazione.
Il servizio odierno, come tutti gli altri che la GDF compie ogni giorno nel settore in tutto il territorio nazionale, oltre alla tutela dei consumatori mira a salvaguardare gli interessi dell’economia legale nella quale scelgono di operare la maggioranza degli imprenditori; una maggioranza che ha il pieno diritto di non vedersi danneggiata da forme di concorrenza sleale e che poggiano il loro ricco business proprio su violazioni di tale genere.