GdF: Torino, sequestrati 2 milioni di articoli non sicuri destinati alla festa di “Halloween”

Oriol De Luca

Ha anticipato soltanto di poche ore la festività di “Halloween” il nuovo maxi-sequestro di prodotti non sicuri e non conformi alla normativa U.E. operato dai finanzieri del Comando Provinciale di Torino, al termine del quale sono stati sottoposti a sequestro oltre 2.000.000 di articoli nonché denunciati due imprenditori di origine cinese.
Sempre molto attenti alla concomitanza di eventi festosi come questo del 31 ottobre o come quelli carnevaleschi, dove molti “store” si riforniscono di giocattoli, maschere, parrucche, trucchi e stickers vari destinati a consumatori (perlopiù giovani e giovanissimi), che con pochi soldi possono rifornirsi di tutto il materiale necessario a festosi travestimenti, le fiamme gialle torinesi hanno così cominciato ad ispezionare accuratamente magazzini e negozi alla ricerca di questi prodotti fin quando in due negozi siti nella zona nord del capoluogo piemontese ed a Nichelino (TO) hanno rivenuto, ed in rilevante quantità, gli articoli che cercavano.
Ai militari della GDF torinese non è bastato molto per capire come quegli oggetti, prodotti a basso costo e con plastiche di scarsa qualità ben difficilmente potevano avere le caratteristiche previste dalla normativa europea e nazionale a tutela del consumatore, com’è stato poi riscontrato.
Tutta la merce a cui sono stati poi applicati i sigilli di sequestro, infatti, erano sprovvisti delle più basilari informazioni previste per legge quali la provenienza, le modalità di utilizzo, le indicazioni merceologiche in lingua italiana del prodotto nonché l’eventuale presenza di sostanze tossiche.
A riprova di come chi gestisce le produzioni, le importazioni ed i commerci di tali prodotti non conformi lo faccia spesso in maniera illegale, basti solo considerare come in fase di controllo ed accertamento i finanzieri si siano imbattuti nel solito corollario di “furbate” varie come quello più classico dell’etichettatura con falso marchio di conformità “CE”.
Anche in ragione di tali circostanze i titolari cinesi dei due empori, rispettivamente di 50 e 30 anni, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino per reati vari come la frode in commercio, la violazione alle norme di sicurezza sui giocattoli, le false indicazioni qualitative e la falsa indicazione di origine dei prodotti; circostanze queste che, tra l’altro, prevedono ora per i responsabili sanzioni amministrative superiori ai 50.000 euro.
In casi come questi, dove commercianti con pochi scrupoli e nessun riguardo verso le leggi nazionali e comunitarie del settore seguitano indifferenti ad operare in maniera illegale, val la pena ricordare come l’azione preventiva e repressiva della Guardia di Finanza, oltre alla salute dei cittadini, miri altresì a salvaguardare le realtà produttive e commerciali sane che – facendosi carico di non pochi costi e soggiacendo non pochi vincoli – scelgono in ogni caso di lavorare nel rispetto delle regole del mercato nonché nei canoni d’una libera ma giusta concorrenza.