GDF: Vicenza, scoperta frode fiscale plurimilionaria nelle sponsorizzazioni sportive

Gabriel Romitelli

Sono 45 i responsabili denunciati e ben 174 le associazioni sportive coinvolte in una vasta evasione fiscale (con una base imponibile sottratta a tassazione per almeno 50 mln. di euro e un’iva evasa per altri 12), scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza nel settore delle sponsorizzazioni in favore di squadre di hockey su pista e di pallavolo aventi sedi in Veneto ed Emilia Romagna ma anche in Lombardia e Trentino Alto Adige.

Secondo gli investigatori della Guardia di Finanza vicentina, che hanno analizzato un imponente giro di fatture da almeno 86 milioni di euro, gli organizzatori della frode avrebbero realizzato un vorticoso giro documentale per dare apparente regolarità ad operazioni commerciali e finanziarie poi risultate in parte o del tutto insistenti.

La stessa frode, scoperta dai militari delle fiamme gialle grazie ad una verifica fiscale condotta nei confronti di una delle società coinvolte, si sostanziava nell’interposizione fittizia di alcune società di comodo intestate a semplici prestanome ma del tutto prive di qualsiasi struttura operativa.

Il meccanismo fraudolento, oltre a consentire un minimo finanziamento alle società sportive sponsorizzate (che trattenevano dunque solo una piccola parte delle somme riversategli) era stato messo a punto con il principale scopo di permettere all’utilizzatore delle fatture la deduzione di costi che però erano ben diversi da quelli reali, ottenendo così l’indebita detrazione dell’IVA nonché la costituzione di ingenti “fondi neri” extracontabili, il tutto scoperto grazie al paziente lavoro dei finanzieri che hanno ricostruito la lunghissima serie di flussi finanziari movimentati dagli indagati su conti correnti intestati alle società fittizie.

Su questi stessi conti, difatti, gli amministratori-prestanomi provvedevano a “monetizzare” i bonifici formalmente accreditati, salvo poi trattenere una consistente percentuale di denaro che veniva poi restituita, in contanti, ai titolari delle aziende coinvolte nel sistema fraudolento.

Per far emergere l’ingegnoso quadro truffaldino messo in atto dai responsabili, i finanzieri vicentini hanno dovuto anche ricostruire per intero i costi effettivamente sostenuti dalle società sportive sponsorizzate, le quali, per controbilanciare le sovrafatturazioni praticate nel corso di tutta la vicenda, hanno contabilizzato costi di gran lunga superiori rispetto a quelli effettivamente sostenuti per il finanziamento delle proprie attività sportive. 

Al momento, oltre alle denuncie emesse nei confronti dei 45 responsabili che dovranno ora rispondere all’Autorità Giudiziaria di diversi reati tributari, sono già state avviate nei loro confronti le procedure di sequestro dei beni finalizzate alla c.d. confisca “per equivalente” dei tributi evasi per quasi 7 milioni di euro.