GdF: violazioni ambientali e di sicurezza sul lavoro. Chiusi due impianti produttivi nel torinese

Oriol De Luca

Condizioni di lavoro fuori da ogni normativa sulla sicurezza, con soppalchi privi di parapetto, emissioni nell’atmosfera di gas tossici e nocivi nonché maneggiamento di materiali pericolosi senza le previste protezioni.
È stato questo il dir poco allarmante quadro che sono trovati di fronte i finanzieri del Comando Provinciale di Torino i quali, al termine di un’attività congiunta con il personale tecnico dell’ARPA Piemonte e del Servizio Prevenzione Sicurezza ambienti di Lavoro, hanno chiuso due impianti produttivi con sede ad Avigliana (TO) specializzati nella lavorazione di manufatti in resina, principalmente impiegati per uso nautico.
All’interno delle due aziende, i cui titolari sono risultati essere un cittadino italiano ed uno rumeno, sono state infatti riscontrate significative violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, atteso che gli operai erano praticamente costretti ogni giorno a convivere con il rischio di incendi o improvvise esplosioni, oltretutto, come detto sopra, senza indossare alcun tipo di protezione specifica.
Proprio a causa delle gravi irregolarità e carenze riscontrate in sede di controllo, i due titolari degli impianti sono stati quindi denunciati sia per reati ambientali, sia per reati connessi alla sicurezza nei posti di lavoro.
Proprio al riguardo giova evidenziare come la Guardia di Finanza faccia spesso ricomprendere, anche durante le sue classiche attività d’istituto come quelle di controllo economico del territorio e di verifica fiscale, controlli che poi si “allargano” anche ad altri aspetti volti alla tutela dei lavoratori.
Non va inoltre dimenticato che chi opera “tagli” sulla sicurezza dei propri dipendenti, oltre a danneggiare le proprie maestranze mettendole in condizioni di concreto pericolo, abbatte i costi d’impresa in maniera del tutto illegittima ricavandone tra l’altro un indebito profitto; fattore questo che lede i princìpi di sana e leale concorrenza e che danneggia così gli altri imprenditori che operano (e sostengono tali costi) nel rispetto delle regole.