Guardia di Finanza Verona: operazione "Landless"

redazione

La Guardia di Finanza di Verona ha arrestato 7 persone, di cui 5 cittadini italiani ed 1 comunitario, facenti parte di un’organizzazione che favoriva l’immigrazione clandestina attraverso la redazione di documenti falsi per ottenere permessi di soggiorno stagionali.

L’associazione a delinquere, di carattere “transnazionale” e il falso, finalizzati al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sono i capi di imputazione contenuti nella ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Verona Dott. Sandro Sperandio.

L’organizzazione, operante nel veronese e nelle province di  Brescia e Bergamo, produceva documentazione falsa per indurre in errore lo Sportello Unico per l’Immigrazione, il quale, nel biennio 2008/2010, ha rilasciato permessi di soggiorno stagionali in agricoltura, della durata di sei mesi, ad almeno 500 extracomunitari (numero per difetto) di nazionalità indiana, pakistana e marocchina che non ne avevano titolo.

Alcuni cittadini extracomunitari, facenti parte del sodalizio criminale, sono, allo stato, irreperibili.  

Le indagini, dirette dal pm dott. Paolo Sachar – Sostituto Procuratore della Repubblica di Verona – sono iniziate nei primi mesi del 2009: alcuni cittadini marocchini avevano denunciato un raggiro perpetrato da propri connazionali di cui sarebbero stati vittima.

Questi erano stati contattati in Marocco e con la promessa di ottenere un regolare permesso di soggiorno in Italia, una sistemazione alloggiativa e un regolare posto di lavoro, avevano accettato di corrispondere ai propri connazionali una cifra variabile tra 7 e 9 mila euro. Entrati nel Paese regolarmente muniti del Visto dell’Autorità consolare italiana, rilasciato a seguito dell’invio dall’Italia del Nulla Osta da parte dello Sportello Unico per l’Immigrazione, corrisposta la somma richiesta dall’organizzazione, venivano abbandonati al loro destino.

Non solo non lavoravano nelle aziende “dichiarate” richiedenti il loro ingresso, ma dopo essere stati alloggiati per pochi giorni due diverse abitazioni a Cerea e Casaleone in affitto a cittadini marocchini, venivano costretti con la forza ad abbandonare tali immobili.

Le aziende agricole, presso le quali era stato dichiarato che avrebbero dovuto lavorare gli stranieri, erano di fatto inesistenti, oppure erano all’oscuro della vicenda e non avevano fatto richiesta di lavoratori stranieri.

Gli extracomunitari che giungevano in Italia erano di fatto in regola per sei mesi, ma una volta scaduti i permessi di soggiorno stagionali, non vi era la possibilità d rinnovarli come previsto per ulteriori tre mesi e, di fatto, divenivano clandestini sul territorio nazionale.

Gli accertamenti hanno scoperto un’attività criminosa ampia e complessa, con il coinvolgimento di numerosi soggetti, ognuno dei quali aveva un ruolo ben preciso e che ha replicato il modus operandi in centinaia di casi.

I soggetti italiani, a capo dell’organizzazione, si avvalevano di intermediari di diverse nazionalità, in particolare Pakistani, Indiani e Marocchini. Questi a loro volta avevano dei referenti nei Paesi di origine che si occupavano di reclutare gli interessati a trasferirsi in Italia, oltre a riscuotere i pagamenti.

Per la riuscita del progetto criminoso è stato fondamentale il ruolo ricoperto dal Presidente dell’UGL Coltivatori di Verona, G.F.: avvalendosi dell’opera di alcuni dei suoi collaboratori e stravolgendo la natura del rapporto della propria Associazione con la Prefettura, solo cartolarmente corretto, ha favorito il rilascio di centinaia di permessi di lavoro stagionali in agricoltura a soggetti che non hanno mai lavorato nei campi.

Il giro d’affari dell’attività delittuosa è stato stimato in circa € 4.500.000. Sono in corso indagini finanziarie per ricostruire l’esatta entit, che si ritiene possa essere ben superiore.

Allo stato il GIP, Dott. Sandro Sperandio, ha disposto, il sequestro preventivo delle somme rinvenute sui conti correnti degli indagati fino a concorrenza del giro d’affari. Le attività sono tuttora in corso per individuare beni immobili, mobili ed aziende costituite per riciclare i proventi dell’attività illecita, da sottoporre anch’essi a sequestro.

Nel 2009 nella Provincia di Verona sono stati rilasciati complessivamente 6.585 permessi di soggiorno stagionali.