I sommozzatori della Polizia compiono 50 anni

Paola Fusco

Questa mattina, presso la Base Navale del Centro Nautico e Sommozzatori della Polizia di Stato a Le Grazie di Portovenere (SP), si è celebrato il 50° anniversario della fondazione del Nucleo Sommozzatori. È passato mezzo secolo da quando vennero avviati presso il COM.SUB.IN della Marina i primi 25 militari per la frequenza del Corso Sommozzatori e venne istituito il primo Nucleo Specialisti Sommozzatori della Polizia. Da allora il Reparto ha preso parte a numerose campagne scientifiche, anche internazionali, ad attività di polizia giudiziaria e di soccorso pubblico, tanto da meritare tre medaglie d’oro al valore civile per alcuni suoi appartenenti. Il Centro Nautico e Sommozzatori è un reparto speciale per la preparazione di comandanti di unità navali di altura e costiere, sommozzatori, fotografi subacquei motoristi e altri operatori subacquei e di superficie. I compiti affidati ai sommozzatori consistono nelle ricerche subacquee di Polizia Giudiziaria, come il recupero nelle acque marine, fluviali e lacustri di persone scomparse, corpi di reato, stupefacenti e nelle attività di Polizia di sicurezza, di soccorso in caso di alluvioni e altre calamità naturali, assistenza e soccorso in mare, rinvenimenti di esplosivi in mare, ricerche di dispersi e di natanti, scorte e attività antimmigrazione. Particolari servizi speciali, sotto il profilo della prevenzione e dell’antisabotaggio, sono svolti in occasione di grandi eventi internazionali e grande attenzione è dedicata all’attività di ricerca scientifica inerente al monitoraggio dell’inquinamento marino, fluviale, lacustre e ambientale. Il nucleo dei sommozzatori è dotato delle più recenti e sofisticate attrezzature tecnologiche e subacquee, costituite da autorespiratori ad aria compressa e a ossigeno e scafandri per l’impiego di un palombaro in assetto leggero, nonché robot subacqueo con telecamere e una camera iperbarica per la decompressione. La Polizia di Stato del C.N.e.S. ha recentemente scelto imbarcazioni più snelle e veloci, come gommoni, piccoli natanti e acquascooter, a bordo dei quali gli operatori possono raggiungere il litorale garantendo la sicurezza dei bagnanti. La cerimonia odierna si è svolta alla presenza delle autorità politiche, civili e militari della città e dei massimi vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Presente infatti a La Spezia anche il capo della Polizia, Antonio Manganelli che, con l’occasione, ha sottolineato come proprio la polizia del mare avrà un ruolo da protagonista nel garantire la sicurezza del G8 del 2009.