Il numero di marzo di Poliziamoderna

redazione

Poliziamoderna di questo mese apre con un primo piano dedicato alle truffe, in particolare a quelle commesse ai danni di persone indifese come gli anziani, truffe che nella delicata fase di emergenza che stiamo attraversando hanno assunto la forma dello sciacallaggio con i falsi tamponi porta a porta per verificare la presenza del Covid-19. A ciò si aggiungono le variegate tecniche di “aggancio” di truffatori che si “spacciano” per poliziotti o addetti ai controlli degli impianti. Esperti delle Squadre mobili illustrano le strategie operative utilizzate per contrastarle.

Gli esperti del Servizio polizia postale e delle comunicazioni parlano invece del recente aumento delle frodi informatiche sul Web: grazie all’esperienza maturata in tanti anni di attenzione al fenomeno e al coordinamento dell’attività di 20 Compartimenti e 80 Sezioni, danno consigli su come fare acquisti su Internet in sicurezza. Fondamentale anche il ruolo del Commissariato on line: il responsabile ne illustra l’attività di raccolta delle segnalazioni degli utenti da tutta Italia.

In questo numero si racconta, inoltre, come l’Istituzione polizia stia affrontando il contagio da Covid-19: grazie a una tempestiva comunicazione, agli interventi adottati e a un Servizio sanitario in grado di presidiare capillarmente tutto il territorio, al momento si sono registrati solo alcuni casi di contagio tra i poliziotti e le poliziotte, che pure in questi giorni così delicati continuano a svolgere, con il tradizionale senso di responsabilità e le necessarie precauzioni, i propri compiti  istituzionali, ma anche una preziosa assistenza a tutti i cittadini in difficoltà.

Infine, il sociologo del lavoro e professore emerito della Sapienza Domenico De Masi spiega l’importanza della comunicazione e della “catena di comando” in situazioni difficili e complesse come quella che stiamo vivendo e come l’epidemia da Coronavirus è destinata a cambiare i nostri modelli comportamentali e lavorativi, accelerando l’adozione su larga scala dello smart working che secondo De Masi, uno dei massimi esperti italiani del telelavoro fin dagli anni ‘90, porterà vantaggi sia alle aziende pubbliche e private che ai lavoratori.