Il potenziale del Low-code è alto, come sfruttarlo per il business

redazione

Quando si parla di low-code, molte conversazioni tendono a ruotare attorno alle stesse preoccupazioni, ad esempio:

“Il low-code inibisce la collaborazione”.

“Il low-code non avvantaggia la mia organizzazione”.

“Non ho bisogno del low-code, preferisco che sia l’azienda ad assumersi la responsabilità quando si tratta di creare app”.

Onestamente, queste preoccupazioni sono infondate. Se eseguito correttamente e con la giusta governance, il low-code può avere un impatto enorme su produttività, efficienza e agilità aziendale. Una recente ricerca di ServiceNow, in UK, ha evidenziato come i dipendenti utilizzano sempre più app per lavorare da remoto o in modalità ibrida, ma molti sono insoddisfatti di ciò che viene offerto.

Le app esistenti non soddisfano le attuali esigenze dei dipendenti, non si adattano in maniera specifica ai requisiti lavorativi e hanno in realtà maggiori probabilità di ostacolare la produttività, piuttosto che incoraggiarla. È in questi casi che il low-code può davvero fare la differenza.

I benefici del low-code

Il low-code consente agli sviluppatori di creare strumenti efficienti e potenti senza la necessità di una codifica manuale estesa.

In questo modo, quasi tutti possono creare un’app completamente personalizzata per superare i punti deboli del proprio lavoro, indipendentemente dalle proprie esperienza e capacità di coding. E quando le persone hanno la possibilità di ottimizzare gli strumenti che utilizzano quotidianamente aumenta l’efficienza, la produttività e le attività diventano più semplici. Il vantaggio di questa operazione è che le risorse possono quindi essere allocate in modo più efficace per supportare la crescita aziendale, l’innovazione o altre attività creative.

Questa è un’opportunità strategica, che le aziende non devono farsi scappare.

Low-code, l’importanza di farlo bene

Secondo Gartner, entro il 2025 il 70% delle nuove applicazioni sviluppate dalle aziende utilizzerà tecnologie low-code o no-code, in aumento rispetto a una percentuale inferiore al 25% nel 2020[1]. Un’azienda che inizia subito ad adottare e perfezionare la propria strategia low-code avrà un vantaggio competitivo maggiore.

Ma è importante utilizzare il low-code in maniera corretta. Il low-code è soprattutto uno strumento di costruzione, trattarlo come una moda, qualcosa da introdurre durante l’aggiornamento aziendale trimestrale senza poi seguirlo adeguatamente, si tradurrà in basi instabili, sistemi complessi e altre criticità per l’azienda. Quindi, come assicurarsi di utilizzare il low-code in maniera corretta? Attraverso la governance.

È importante che i team IT siano pronti a guidare gli sviluppatori di ogni livello e mostrino loro come costruire sistemi che siano più adatti alle proprie esigenze e in linea con gli obiettivi dell’organizzazione nel suo complesso.

Questo tipo di governance, insieme alla guida delle parti interessate, è fondamentale per creare una piattaforma low-code di successo.

Permetteremmo alle piattaforme dati di funzionare senza un controller o senza la capacità di tracciare e monitorare le prestazioni? No. Per il low-code non è diverso.

Le organizzazioni che sono pronte a risolvere i problemi di produttività e di routine in poco tempo devono prima abbracciare il potere della tecnologia low-code, quindi sfruttarlo attraverso la giusta governance.

È una soluzione semplice, ma che ancora troppe aziende non riescono a sfruttare al meglio.


A cura di Jordi Ferrer, Vice President and General Manager UK&I, ServiceNow