Imprese e legalità, GdF all’assemblea Anita

Ivano Maccani

Al centro dell’Assemblea Anita il tema della legalità come conditio sine qua non per il rilancio. Evasione fiscale e contributiva, utilizzo di vettori irregolari, mancato rispetto delle regole sono i punti deboli del sistema che alterano le condizioni di concorrenza tra le imprese e minano la crescita. “Contrastare l’illegalità è un obiettivo primario non solo delle Istituzioni, ma anche delle forze sociali e delle associazioni di imprese – ha dichiarato Eleuterio Arcese, presidente di ANITA. In questa battaglia è fondamentale l’apporto del mondo imprenditoriale, con atteggiamenti positivi e soprattutto con azioni concrete nella selezione, e quindi nella scelta, dei propri fornitori di servizi”. “Ma il rispetto delle regole non è a senso unico: riguarda tanto i vettori quanto coloro che affidano i trasporti – ha sottolineato Arcese. Di conseguenza devono essere colpiti i comportamenti scorretti, da chiunque vengano messi in atto. La lotta all’illegalità passa anche attraverso una maggiore efficienza della pubblica Amministrazione, una maggiore razionalizzazione dei controlli, incrociando e potenziando le banche dati dell’Albo con quelle dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS, e soprattutto attraverso una maggiore rapidità di intervento. L’attività di controllo svolge un ruolo determinante. Pertanto è auspicabile rafforzare il coordinamento tra gli organi di controllo ed includere nella Commissione sicurezza, di cui fanno parte i rappresentanti dei ministeri delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Interno, del Lavoro, anche la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane perché la lotta all’illegalità non può e non deve essere effettuata soltanto con il controllo su strada”.

Le proposte dell’Associazione confindustriale sono state condivise dal Generale della Guardia di Finanza Giuseppe Vicanolo che, nel suo intervento, ha evidenziato come “la collaborazione e il coordinamento tra gli organi di controllo sia fondamentale per combattere l’illegalità”. “Un segnale importante – ha evidenziato il Generale Vicanolo – viene dalla recente manovra varata dal Governo per contrastare l’evasione fiscale. Grazie alla tracciabilità delle fatture, alla limitazione dell’utilizzo di denaro contante nelle transazioni commerciali e alle misure volte a contrastare il  fenomeno delle imprese “apri e chiudi” – contenute nel decreto legge 78 – sarà possibile combattere la concorrenza sleale e difendere le imprese che agiscono nel rispetto delle regole”.