Insieme per fermare gli incidenti stradali

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  Oggi il Meeting di Rimini affronta il tema della sicurezza stradale con il convegno "Il Valore Quotidiano della Vita", al quale partecipano il Presidente della Fondazione ANIA, Sandro Salvati, il Direttore Generale Sicurezza Stradale del Ministero dei Trasporti, Sergio Dondolini, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, insieme a Monsignor Luigi Negri, Vescovo di San Marino–Montefeltro. Il dibattito è moderato dalla giornalista e conduttrice di Tg2 Motori Maria Leitner. Una sempre più diffusa tendenza a dare scarso valore alla vita umana ha causato un’emergenza invisibile, poco percepita sia dai media che dall’opinione pubblica, contro la quale la Fondazione ANIA combatte ogni giorno: gli incidenti stradali. 14 morti ogni giorno, ben 5.131 persone decedute, quasi un milione di feriti registrati nel 2007. E’ come se ogni anno nel nostro Paese si verificassero 20 terremoti d’Abruzzo. Sono questi i tragici numeri dell’incidentalità stradale in Italia. Le cifre sono poi particolarmente gravi durante il periodo estivo. Storicamente, luglio e agosto sono i mesi in cui si verifica il maggior numero di incidenti. Nel 2007, il mese di luglio si è aggiudicato la ‘maglia nera dell’incidentalità stradale’ con 23.145 sinistri e 593 vittime, con oltre 2,5 morti ogni 100 incidenti. Nell’agosto del 2007 si sono verificati 16.852 incidenti che hanno provocato 480 morti, 16 vittime ogni giorno. Ad agosto meno incidenti, ma più gravi con circa 3 morti ogni 100 sinistri. Questo probabilmente a causa del maggior numero di occupanti nei veicoli in occasione degli esodi e dei controesodi. (Fonte: Istat). Proprio l’esodo, sul fronte degli incidenti e della loro gravità, sta facendo registrare dei segnali di miglioramento. La mortalità sulla rete autostradale e sulle arterie di grande scorrimento, risulta in netta contrazione a partire dal periodo luglio-agosto 2008, con il 16% di decessi in meno rispetto allo stesso periodo del 2007. Una tendenza che è proseguita anche nell’estate del 2009, in cui si sono registrate 238 vittime da incidente stradale, con una contrazione dell’8% rispetto al 2008. Tale risultato è sicuramente legato alla intensificazione dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine e specialmente all’introduzione dei tutor. Bisogna però sottolineare che nel 2009, a fronte di una contrazione del 29% delle vittime in autostrada vi è purtroppo un aumento del 2% delle vittime sulle altre strutture viarie rispetto all‘anno precedente. Questa è la prova di come un miglioramento complessivo debba passare attraverso una migliore prevenzione e più forti controlli. La Fondazione ANIA, onlus voluta dalle Compagnie di Assicurazione proprio per contrastare il grave fenomeno dell’incidentalità stradale, collabora con le maggiori istituzioni nazionali e locali, per avvicinarle ai problemi degli utenti della strada, per sviluppare iniziative congiunte e migliorare le infrastrutture esistenti sul territorio. L’occasione del Meeting di Rimini rappresenta un momento di attenzione generale dell’opinione pubblica, in cui il mondo delle Imprese di Assicurazione, quello delle Istituzioni nazionali e locali e quello cattolico si incontrano per trovare soluzioni possibili ai problemi dell’incidentalità sulle strade italiane. In particolare, la guida in stato d’ebbrezza o sotto effetto di droghe, il mancato rispetto delle regole del Codice della Strada, il basso numero di controlli sulle strade, la scarsa attenzione della scuola verso l’educazione stradale, le infrastrutture, l‘elevata incidentalità nei centri urbani. “L’incidentalità stradale è un’emergenza nazionale – spiega Sandro Salvati, presidente della Fondazione ANIA – che causa migliaia di morti ogni anno, in particolare tra i giovani. Basti pensare che nel 2007 si sono registrate 1.752 vittime tra 18 e 34 anni causate dai comportamenti dei conducenti. Per questo è importante sollecitare una riflessione: il diritto alla mobilità è un patrimonio di tutti i cittadini, ma questo diritto termina nel momento in cui chi lo esercita non rispetta le regole di una corretta convivenza civile. Oltre al dramma umano, gli incidenti stradali determinano ingenti costi sociali, 30 miliardi di euro ogni anno. La nostra presenza al Meeting nasce da una politica basata sul presupposto che solo ‘facendo sistema’, attraverso l’intervento di tutte le forze in campo, dalle Istituzioni al singolo cittadino, dalla Chiesa alle famiglie, si potrà ridurre drasticamente il numero di vittime sulle strade”. “Il miglioramento della sicurezza stradale – dichiara Sergio Dondolini, Direttore Generale Sicurezza Stradale del Ministero dei Trasporti – costituisce uno degli impegni primari del Ministero. Anche  grazie a questo impegno è stato possibile ottenere, in questi ultimi anni, importanti risultati. Tuttavia l’incidentalità sulle nostre strade determina ancora un numero troppo elevato di morti e di feriti e per contrastare una tale emergenza sociale, è necessario il contributo di tutte le parti attive del Paese, per una grande mobilitazione volta alla salvaguardia della vita. E’ proprio questo, in definitiva, il senso della campagna di comunicazione “sulla buona strada”, l’ultima tra le iniziative  lanciate dal Ministero, che vede personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo proporre modelli comportamentali corretti”.