Italia e Germania contro la criminalità organizzata

Ines De Robertis

Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza italiano e l’ufficio Federale di Polizia Criminale tedesco hanno sottoscritto a Berlino un accordo per ottimizzare la cooperazione tra i due Paesi. Per l’Italia era presente il Capo della Polizia Antonio Manganelli, accompagnato dal suo vice, il prefetto Nicola Cavaliere; per la Germania il Presidente dell’Ufficio Federale di Polizia Criminale (Bundeskriminalamt). Del “pool” faranno parte i migliori investigatori provenienti dalle strutture di eccellenza della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, nonché specialisti della Direzione Investigativa Antimafia e della Direzione Centrale Antidroga e funzionari particolarmente esperti nel settore della cooperazione internazionale, insieme ad altrettanti esperti colleghi della criminalpol tedesca. La “task force” nasce per contrastare la criminalità organizzata che ha esteso le sue radici anche nelle repubblica germanica e coopererà anche al fermo di soggetti ricercati in una delle due nazioni. Dal 1997 sono stati arrestati in Germania oltre 65 cittadini italiani che fanno parte di organizzazioni criminali di tipo mafioso. Soltanto nel 2006, sono stati condotti 26 procedimenti d’indagine nei confronti di sodalizi italiani e indagata complessivamente 355 persone. Una parte di queste associazioni criminali aveva collegamenti con Cosa Nostra (5), ‘Ndrangheta (5) e Camorra (3). “Questa task force italo-tedesca – ha dichiarato il Capo della Polizia Antonio Manganelli – costituisce il segno tangibile di un progetto di straordinaria portata innovativa, che vede le forze di polizia dei due Paesi impegnate fianco a fianco per prevenire e contrastare le proiezioni della criminalità organizzata italiana in Germania, ed in particolare per individuare ed aggredire i patrimoni mafiosi. Lo scambio delle informazioni ha concluso Manganelli – sarà particolarmente fluido grazie all’interconnessione dei desk investigativi che opereranno in Germania presso la sede del BKA di Wiesbaden, ed in Italia presso la Direzione della Polizia Criminale".