Rinnovato, a seguito di elezione avvenuta tramite sistema di votazione on line all’inizio di agosto, il consiglio direttivo dell’associazione di volontariato LibreItalia onlus. Oltre 130 (su circa 250 soci aventi diritto al voto) le persone che hanno espresso la propria preferenza per eleggere i 9 membri del nuovo direttivo.
Riconfermati in carica, come per i primi due anni di attività, Sonia Montegiove (presidente), Marina Latini (vicepresidente), Italo Vignoli (presidente onorario), Giordano Alborghetti (tesoriere) ai quali si aggiungono Emma Pietrafesa (segretaria), Marco Alici, Antonio Faccioli, Enio Gemmo e Osvaldo Gervasi.
Nei primi due anni di vita, LibreItalia, nata per sostenere la diffusione della cultura e della libertà digitale, si è contraddistinta per la grande vitalità e l’entusiasmo di molti che hanno consentito di raggiungere importanti obiettivi come un accordo con il Ministero della Difesa per avviare la più grande migrazione al software libero d’Italia, che vedrà coinvolte oltre 120.000 postazioni che passeranno al programma open source LibreOffice; numerose sottoscrizioni di protocolli d’intesa con le scuole, finalizzati a proporre momenti di formazione e informazione sul software libero e sull’uso consapevole delle tecnologie e dei social network; collaborazioni con ordini professionali come quelli dei giornalisti e degli avvocati umbri, mirati a far conoscere le opportunità del software libero; e per concludere, attività di inclusione sociale digitale, come quella avviata con l’Istituto Nazionale Sordi di Roma.
“In ogni istante di questi due anni abbiamo fatto squadra“, afferma Sonia Montegiove. “Ci siamo uniti quando c’è stato bisogno, ci siamo divisi per essere presenti in ogni evento, in tante scuole e altrettante Pubbliche Amministrazioni. Abbiamo provato a fare quello che pensavamo potesse servire a LibreItalia per crescere bene: se ci siamo riusciti finora lo dobbiamo all’impegno di tanti”.
Molteplici le attività in cantiere alle quali si continua a lavorare senza soluzione di continuità, come le migrazioni al software libero di altre Pubbliche Amministrazioni italiane, una proposta di protocollo con il MIUR, la realizzazione di iniziative di formazione on line – anche tramite MOOC – su software libero e LibreOffice, la pubblicazione di un libro su “Crescere a pane e software libero”, un progetto di formazione gratuita per gli insegnanti e gli studenti nelle scuole, per la diffusione dei concetti di cittadinanza e democrazia digitale. E molto altro ancora.