Manifesto Aci 2008: 26 proposte per migliorare la mobilità

Tiziana Montalbano

10.000 copie del nuovo “manifesto Aci 2008” verranno distribuite in questi giorni in tutta Italia. Destinatari più importanti saranno i candidati premier delle prossime elezioni politiche.

Il vademecum Aci verrà affisso, inoltre, nelle 106 sedi dell’Automobile Club provinciali e nelle 1.500 delegazioni sparse su tutto il territorio nazionale.

Sono 26 le proposte contenute nel documento e indirizzate direttamente al Governo per la risoluzione di urgenti problematiche come sicurezza stradale, costi di auto e bollo, mobilità e inquinamento.

Con questa iniziativa, spiega il presidente dell’Associazione, Enrico Gelpi: ”consapevoli di rappresentare oltre un milione di famiglie che ogni anno ci rinnovano la loro fiducia associandosi liberamente all’Aci, chiediamo ai candidati premier di inserire nell’agenda dei primi 100 giorni del loro governo iniziative concrete per risolvere i problemi che continuano a pesare fortemente sulla vita dei cittadini automobilisti”. Gli utenti della mobilità, aggiunge il presidente, ”non vogliono più nuove promesse. Da chi guiderà il Paese si aspettano provvedimenti di svolta”.

L’Aci in questo modo si fa portavoce di un comune sentire che si realizza proprio attraverso la redazione di questo nuovo documento. Paragrafo centrale del testo è la proposta di revisione del Codice della strada, un aggiornamento necessario per renderlo più snello e facile da osservare.

Il nuovo Codice dovrebbe constare di 50 articoli che indichino come prioritari l’inserimento della precedenza assoluta ai pedoni fin dal momento in cui si accingono ad attraversare sulle strisce, il potenziamento della patente a punti affinchè si trasformi in un sistema di “rieducazione stradale” e l’istituzione della guida accompagnata a 16 anni.

Oltre alla sicurezza il “manifesto Aci 2008”  tiene in alta considerazione anche la salvaguardia economica delle tasche degli automobilisti, i quali ogni anno versano nella casse del fisco oltre 40 miliardi di euro. I trasporti, infatti, si accreditano come terza voce di spesa per le famiglie dopo casa e alimentazione. Nel merito del problema le proposte avanzate nel documento si concentrano sul meccanismo di riduzione dell’accisa sui carburanti in modo da compensare il maggior gettito Iva dovuto all’aumento del prezzo del petrolio, sulla rimodulazione e semplificazione del bollo auto da pagare in proporzione ai chilometri effettivamente percorsi  e sulla tariffazione personalizzata della polizze rc auto che premi il comportamento virtuoso del conducente e  introduca il “reato specifica di frode assicurativa”. A questi punti va ad aggiungersi anche l’ottimizzazione del parco automobili circolante con una politica d’incentivi che favorisca l’acquisto di nuove vetture e la rottamazione delle vecchie.

In tema di difesa dell’ambiente, infine, l’Automobile club chiede una politica che affronti tutte le cause dell’inquinamento urbano (l’auto ne e’ responsabile solo per il 12%) ed un piano per la sostituzione, entro cinque anni, degli automezzi del trasporto pubblico locale (i piu’ vecchi d’Europa) con veicoli ecologici. Una novita’ assoluta e’ la richiesta di stabilire la ”valutazione di impatto sulla mobilita”’ per tutti gli interventi urbanistici, in modo che sia prevista e rispettata, per i nuovi insediamenti, anche un’adeguata dotazione di vie di scorrimento, parcheggi ed aree di sosta.