Milano, 41 arresti per droga

Gian Luca Berruti

 I finanzieri del Comando Provinciale di Milano stanno eseguendo 41 arresti nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili dei reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, falsificazione di documenti, corruzione, riciclaggio, ricettazione, trasferimento fraudolento di valori, truffa e detenzione illegale di armi e munizioni. Parallelamente ai provvedimenti di arresto, disposti dalla Procura della Repubblica del capoluogo lombardo, le Fiamme Gialle stanno eseguendo nella provincia milanese e in quella di Monza-Brianza anche alcuni sequestri di immobili (un complesso aziendale, appartamenti e box), autovetture e quote societarie, aventi un valore complessivo di oltre 1 milione di euro. L’operazione, battezzata dagli inquirenti con il nome di “Shut up”, ha riguardato un’organizzazione “multinazionale", avente sede in Lombardia e composta prevalentemente da italiani, che si riforniva di cocaina proveniente dalla Colombia. Tra gli indagati figurano anche due soggetti vicini alla ‘ndrangheta e attivi presso le ‘ndrine Mancuso di Limbadi (VV) e Bruzzaniti-Palamari di Africo (RC). Particolare il metodo con il quale i trafficanti acquistavano la droga dai “cartelli” colombiani. Proprio al riguardo, gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno accertato il trasferimento di oltre 3 milioni di euro avvenuto tramite la rete “Hawala-hundi”, un sistema informale ma efficiente di money transfer basato sulle prestazioni e sull’onore di una vasta rete di mediatori sparsi nel mondo. Tra i soggetti arrestati figurano anche due appartenenti a una nota associazione di volontariato milanese che, all’epoca dei fatti, prestavano la loro opera assistenziale in favore dei detenuti del carcere di San Vittore ma che, in realtà, si prestavano a veicolare all’esterno del penitenziario le istruzioni operative provenienti da trafficanti in stato di detenzione. L’operazione “Shut up”, condotta anche attraverso la cooperazione internazionale con le Autorità Giudiziarie e le Polizie di Croazia, Belgio e Spagna, ha consentito di denunciare 70 persone (oltre ai 41 arrestati di oggi), mentre altri 18 responsabili sono stati già arrestati in flagranza di reato nel corso di vari interventi repressivi. Per quanto riguarda gli stupefacenti, invece, si registra il sequestro complessivo di 70 kg di cocaina, oltre 10 kg di eroina, e una serie di pistole e mitragliette.