Mutilazioni genitali, cartelloni sui bus

Tiziana Montalbano
Cartelli sugli autobus di Roma, Firenze e Torino, per combattere il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili: è un’iniziativa dell’Arci, in collaborazione con l’associazione di donne migranti Nosotras. Le mgf riguardano più di 100 milioni di donne nel mondo e ogni anno sono a rischio 2 milioni di donne e bambine. Vengono praticate in oltre 28 paesi africani e anche fuori dal continente africano. In Italia, secondo stime attendibili, sono a rischio circa 28.000 tra donne e bambine. In base alla legislazione italiana, la mgf e’ un reato penale per il quale la legge prevede pene comprese tra 4 e 10 anni di reclusione. L’ Arci e Nosotras, per diffondere una conoscenza corretta del fenomeno e contribuire alla tutela dei diritti di queste donne, hanno deciso di promuovere una campagna ispirata al tam tam africano, esponendo sugli autobus di tre delle citta’ coinvolte cartelli su cui verra’ riportato l’ art. 4 del protocollo di Maputo, un trattato sui diritti delle donne in Africa adottato dall’ Unione Africana l’ 11 luglio 2003 a Maputo, in Mozambico: ”Ogni donna ha diritto al rispetto della propria vita, della propria integrita’ fisica e alla sicurezza della propria persona. Ogni tipo di sfruttamento, di punizione e di trattamento inumano o degradante deve essere vietato”. Il tam tam contro le mutilazioni genitali femminili durera’ due settimane, a partire dal 13 giugno a Roma e dal 16 a Firenze e Torino.