Napoli, un tunnel sotterraneo per entrare nel caveau

Tiziana Montalbano

 E’ stato lo spirito di osservazione di un finanziere di pattuglia con il servizio di pubblica utilità “117” a mandare a monte quello che aveva tutta l’aria di essere un clamoroso colpo nel caveau di una banca di Napoli. Il militare della Guardia di Finanza, in servizio presso il locale Comando Provinciale del Corpo, infatti, stava transitando a bordo dell’auto di servizio presso il popolare quartiere partenopeo di “Forcella” quando ha notato alcuni cavi elettrici stranamente collegati alla rete pubblica. Pensando a un comune furto di elettricità il militare, unitamente ai colleghi della sua pattuglia, ha deciso di capire dove finissero quegli stessi cavi scoprendo così, con non poca sorpresa, un insolito “cantiere” ricavato a 3 metri circa di profondità dal suolo stradale e dal quale si snoda un tunnel – completamente scavato a mano – che punta diretto al caveau di una banca situata a poche decine di metri. Nello stesso “cantiere”, che al momento dell’accesso dei finanzieri era privo di persone, sono stati rinvenuti pale, picconi, torce, tute e guanti da lavoro, nonché  diverso materiale di risulta tra cui il pericoloso Eternit. L’assenza di operai in orario di lavoro e la presenza di attrezzature da scavo induce a ritenere che i lavori, in realtà, fossero diretti da un’abile “banda del buco” in procinto di realizzare un grosso colpo in banca. Il “cantiere” e tutta l’attrezzatura in esso rinvenuta sono stati ovviamente sequestrati, mentre sono state avviate indagini volte a risalire all’identità delle persone che possono aver operato all’interno del locale sotterraneo.