Operazione Ciconia Alba II

redazione

51 paesi e quattro organizzazioni internazionali insieme ad Europol hanno inflitto un duro colpo a gruppi di crimine organizzato operanti nell’Unione Europea e oltre. La cooperazione con partners privati è stata la chiave del successo dell’operazione. Focalizzando l’attenzione sull’interruzione dei maggiori traffici criminali attualmente attivi, gli investigatori si sono concentrati sui casi di immigrazione clandestina, traffico di esseri umani, (THB), traffico di droga (cocaina, eroina e droghe sintetiche) e cyber crime (pagamenti con carte di credito clonate e/o rubate – Global Airport Action Day).

Le Forze di Polizia in campo sono state supportate h.24 da un centro di coordinamento operativo situato nel quartier generale di Europol a L’Aia. Qui, agenti Europol, ufficiali di collegamento e esperti nazionali dei paesi partecipanti, lavorando con specialisti di altre organizzazioni internazionali, hanno scambiato informazioni in maniera rapida e sicura attraverso i canali Europol, e  costantemente analizzavano i dati raccolti.

Simultaneamente, 16 esperti Europol venivano impiegati sul posto nei diversi paesi nel mondo. Da lì, lavorando fianco a fianco con gli investigatori locali per avere supporto forense, rapporti analitici e interscambio istantaneo con i database di Europol.

Durante le azioni, le forze di polizia, per il traffico di esseri umani,  hanno effettuato controlli su quartieri a luci rosse, bordelli, centri massaggi, appartamenti privati, aeroporti e centri di accoglienza per immigrati. La nazionalità delle vittime della tratta di esseri umani, ed i sospettati arrestati durante l’operazione, hanno confermato che le reti del traffico originarie in Nigeria, Asia ed Est Europa sono le più attive nell’Unione Europea.

In un caso, le autorità austriache hanno scoperto una piantagione di cannabis mentre effettuavano controlli ad un bordello per identificare potenziali vittime dello sfruttamento della prostituzione. Gli agenti hanno ordinato la chiusura dei locali, come bordello illegale, e una nuova indagine ha avuto inizio.

 

In un altro caso, Europol è stata capace smascherare i collegamenti tra il pagamento con carte di credito contraffatte con un caso di agevolazione di immigrazione illegale. Questa informazione è stata trasmessa ai colleghi delle frontiere Europee ed all’Agenzia della Guardia Costiera (FRONTEX) di base ad Atene in Grecia. Seguendo la direttiva Europol, gli agenti hanno intercettato 4 migranti irregolari che volevano raggiungere l’Italia. Quattro passaporti falsi e quattro biglietti aerei per l’Italia acquistati fraudolentemente sono stati trovati in loro possesso, e gli individui sono stati arrestati.

Inoltre, una falsa agenzia di viaggi è stata scoperta in Grecia, la quale favoriva la tratta di esseri umani e l’immigrazione clandestina. Il risultato positivo è basato sull’analisi delle informazioni Europol, comunicazioni delle compagnie aeree e il pronto intervento della Polizia greca.

Inoltre, le informazioni raccolte durante le operazioni hanno innescato l’avvio di 449 nuove indagini.

Di seguito, i risultati raggiunti:

Ø  386 Sospetti arrestati;

Ø  529 Vittime della tratta di esseri umani;

Ø  2.38 tonnellate di cocaina sequestrate;

Ø  181550 Euro sequestrati;

Ø  541423 entità (individui e veicoli) controllate;

Ø  Operazioni di polizia in 11027 località in tutto il mondo.

 

“Paesi e organizzazioni in tutto il mondo che lavorano insieme come un’unica entità è la moderna risposta per contrastare il crimine organizzato. Come risultato immediato, 386 sospetti sono stati arrestati. Questo progetto produrrà effetti a lungo termine, come le oltre 440 nuove indagini che sono partite proprio da questa. A nome di EUROPOL e del suo staff, vorrei congratularmi con tutti i partecipanti  coinvolti nell’Operazione Ciconia Alba” ha detto Rob Wainwright, Direttore di Europol.

Accanto a tutti gli stati membri dell’Unione Europea, 24 non-EU paesi hanno partecipato alle giornate di azione congiunta JADs (Joint Action Days): Albania, Australia, Brasile, canada, Colombia, Ecuador, Ex repubblica Yugoslavia di Macedonia, Islanda, Indonesia, Hong Kong, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Panama, Qatar, Filippine, Serbia, Singapore, Svizzera, Thailandia, Emirati Arabi, Stati Uniti d’America, Interpol, Eurojust, Frontex, e il Centro Analisi e Operazioni Marittime – Narcotici (Maritime Analysis and Operations Centre – Narcotics/ MAOC-N).

L’operazione Ciconia Alba è la terza serie di Giornate di Azione Congiunta (JADs)[1] effettuata nel corso del Ciclo di Politica Europea di contrasto al crimine organizzato internazionale  (2013-2017 EU Police Cycle). Come parte di Ciconia Alba, operazioni congiunte sono state già effettuate nella prima metà dell’anno, quando la cooperazione internazionale ha ottenuto eccezionali risultati come l’arresto di 47 persone e la salvaguardia di 275 vittime di sfruttamento. Inoltre, le forze di Polizia in tutto il mondo hanno arrestato 140 sospetti che sono stati trovati in possesso di biglietti aerei acquistati con carte di credito clonate o rubate.

L’operazione Ciconia Alba segue il successo delle operazioni Archimede[2] del 2014 e di Blue Amber[3] del 2015, che hanno colpito il crimine organizzato.

L’operazione Ciconia Alba è stata effettuata all’interno del quadro europeo EMAPCT[4] (European Multidisciplinary Platform Against Criminal Threats – Piattaforma europea Multidisciplinare contro le Minacce Criminali)  contro il crimine organizzato, e focalizzato sulle seguenti aree criminali:

Ø  Traffico di esseri umani;

Ø  Immigrazione illegale;

Ø  Traffico droghe sintetiche;

Ø  Traffico di cocaina e eroina;

Ø  Traffico d’armi;

Ø  Contraffazione di beni;

Ø  Frode fiscale;

Ø  Reati contro il patrimonio;

Ø  Cybercrime.