Per i nuovi italiani c’è “Drive in Italy”

redazione

Una piattaforma e-learning in 6 lingue, un percorso formativo on line, per imparare le regole del codice della strada, ambientato nelle più importanti città italiane, un vademecum con i comportamenti responsabili alla guida e mille corsi di guida sicura come premio. Sono queste le principali caratteristiche di “Drive in Italy”, il progetto di formazione ed educazione stradale dedicato ai nuovi cittadini, realizzato dalla Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, con il patrocinio del Ministero dell’Integrazione.

Presentato oggi nella sede del Ministero per l’Integrazione dal Ministro Cécile Kyenge e dal Presidente della Fondazione ANIA, Aldo Minucci, Drive in Italy è on line per essere utilizzato dai nuovi cittadini italiani. Per accedervi è necessario avere una patente di guida valida in Italia, collegarsi al sito internet http://driveinitaly.smaniadisicurezza.it e selezionare la lingua preferita: oltre all’italiano, sono disponibili l’inglese, il rumeno, l’albanese, il cinese e l’arabo. Una volta effettuata la registrazione ed entrati nella piattaforma, sarà possibile avviare un percorso formativo. L’obiettivo è quello di conoscere il Codice della Strada, ma anche di sensibilizzare sui comportamenti di guida che devono essere assunti sulla base del contesto in cui ci si muove (urbano, extraurbano). Ai mille più meritevoli che avranno superato positivamente il corso di guida on line, sarà data la possibilità di accedere a corsi di guida sicura in cui vengono insegnate tecniche per affrontare situazioni di rischio sulla strada e vengono fornite le basi per migliorare le abilità di guida.

«Questo progetto è anche un modo per consentire di migliorare la conoscenza della lingua italiana – ha dichiarato la ministra Cécile Kyenge – attraverso la spiegazione di parole tecniche collegate alla materia. Ecco uno strumento utile e facilmente accessibile da offrire ai nuovi cittadini utile a creare una cultura di prevenzione che vada ad incidere positivamente sulla sicurezza dei cittadini. Auguro a questa piattaforma e alle iniziative collaterali il più ampio successo al fine di ridurre gli incidenti stradali, aumentare la consapevolezza dei guidatori e delle guidatrici immigrate ed incrementare la conoscenza dell’Italia».

«La volontà della Fondazione ANIA – ha spiegato il presidente, Aldo Minucci – è quella di dedicare un’attenzione particolare a questi nuovi cittadini che contribuiscono fattivamente alla crescita del nostro Paese, migliorando la loro conoscenza delle regole di circolazione e, conseguentemente, la sicurezza sulle nostre strade. La mobilità costituisce un fattore fondamentale di sviluppo e di integrazione sociale. Affinché questo processo possa realizzarsi, è necessario favorire la conoscenza del codice della strada italiano e delle regole in esso contenute. Per questo è nostra opinione che mettere a disposizione un corso di formazione alla guida anche nella lingua d’origine dei nuovi cittadini, possa promuovere una più rapida ed efficace coesione ed integrazione nel tessuto sociale del nostro Paese».