Polizia Stradale: un convegno sull’uso delle immagini per l’educazione stradale

Massimo Scambelluri

E’ stata presentata oggi a Roma presso il Polo Tuscolano del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in via Tuscolana 1556, una ricerca realizzata dal Dipartimento di Psicologia della Sapienza, Università di Roma, in collaborazione con la Polizia Stradale sull’efficacia dell’uso delle immagini di incidenti nella percezione dei pericoli legati alla circolazione stradale.

Lo studio aveva l’obiettivo di fornire un orientamento, supportato con metodo scientifico, in merito alla questione dibattuta – non solo nel nostro Paese – sul tipo di immagini che siano più utili a fini di educazione stradale.

Si è proceduto a creare situazioni sperimentali con l’impiego di video che riproducono incidenti live per analizzare gli effetti della visione di tali video.

Dai dati emerge che l’uso del solo filmato produce una immediata risposta emotiva, talvolta negativa e di rifiuto se il video mostra incidenti gravissimi.

Se invece il filmato è accompagnato da una spiegazione fornita da operatori esperti si raggiunge un buon effetto sia sugli aspetti emotivi che su quelli cognitivi, nel senso di favorire che l’osservatore presti maggior attenzione, abbia maggior facilità di ricordo della situazione, migliore comprensione delle dinamiche che hanno prodotto l’incidente.

Risultati che saranno preziosi per la progettazione di campagne informative e per le attività di prevenzione in generale.

La seconda parte del convegno, moderato dal giornalista del TG1 Attilio Romita, è stata  dedicata alla presentazione di due  guide pratiche per l’insegnamento dell’educazione stradale curate dal Direttore della Polizia Stradale Roberto Sgalla e dalla Prof.ssa Anna Maria Giannini, Direttore dell’Osservatorio Psicologia della Legalità della Sapienza i cui proventi verranno devoluti all’Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus.

L’idea è quella di utilizzare filmati, esercizi e simulazioni  come una "cassetta degli attrezzi" preparata per attivare un confronto con gli studenti sui temi della sicurezza stradale che sia efficace per costruire stili di guida improntati ad un maggior rispetto delle regole e, più in generale, della legalità.

Si tratta di progetti che consolidano l’alleanza tra la Polizia di Stato e la ricerca scientifica, come declinazione del concetto di sicurezza partecipata e condivisa, strategico per il Ministero dell’Interno, quale circolo virtuoso che vuole il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati che possano contribuire  a rendere più sicuri e vivibili i nostri "territori" e ad accrescere la fiducia dei cittadini.