Poliziotto suicida a Orvieto

Tiziana Montalbano

Ennesimo suicidio tra le forze dell’ordine. A Orvieto il corpo senza vita di un assistente capo della polizia è stato trovato da alcuni colleghi preoccupati perché l’uomo non si era presentato al lavoro. L’agente, 50 anni, si è ucciso con un colpo di pistola alla tempia lasciando un biglietto con scritto "Ciao a tutti". Intanto, è stata presentata un’interrogazione a risposta scritta ai ministri dell’Interno e della Difesa per chiedere di istituire un’apposita commissione d’indagine per il costante controllo dei possibili casi di disagio fra il personale delle forze dell’ordine. Da quanto si è appreso, i colleghi della vittima di turno nella sala operativa del commissariato, non avendolo visto arrivare al lavoro, hanno provato a contattarlo sulle sue utenze telefoniche. Non ottenendo alcuna risposta, hanno deciso di inviare una volante a casa sua dove è stata fatta la tragica scoperta. L’assistente capo era assegnato al settore controllo del territorio, dove svolgeva servizio come poliziotto di quartiere, operatore di volante nonché della sala operativa. Dolore e sgomento da parte di tutti i colleghi.