Protezione Civile: "Lavorare insieme per una Tunisia più preparata"

Roberto Imbastaro

«Costruire ponti attraverso il Mediterraneo, condividendo esperienze e professionalità a livello transfrontaliero per rafforzare strumenti e capacità di preparazione e gestione delle emergenze: questo significa “Lavorare insieme per una Tunisia più preparata”». Con queste parole il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha parlato della conferenza finale del progetto IPCAM-Increasing Preparedness Capacities Across the Mediterranean, che si è svolta oggi, martedì 6 dicembre, a Tunisi.

 

«Si tratta di una sfida che vede l’Italia in prima linea – ha aggiunto l’ingegnere Curcio – nella convinzione che di fronte ai tanti cambiamenti che interessano i nostri tempi, i sistemi nazionali di protezione civile saranno chiamati sempre più a evolvere e a investire nelle misure di prevenzione e  pianificazione».

 

L’incontro – a cui hanno partecipato, oltre al personale del Dipartimento della Protezione civile italiana, rappresentanti delle istituzioni nazionali e delle organizzazioni internazionali impegnate nella gestione delle emergenze, della Direzione Generale per gli Aiuti Umanitari e la Protezione civile della Commissione europea (DG ECHO), delle autorità di protezione civile tunisine, tedesche, francesi e italiane, nonché della società civile tunisina – è stato l’occasione per illustrare gli strumenti sviluppati nel corso del progetto di cui potrebbero beneficiare tutte le istituzioni coinvolte nella gestione delle emergenze in Tunisia. Oltre al rafforzamento delle competenze attraverso attività di formazione, il progetto IPCAM ha previsto, infatti, la realizzazione di un Manuale per il funzionamento delle Commissioni Regionali per la Gestione delle Catastrofi, del database geografico delle risorse umane e materiali a supporto della gestione delle crisi, nonché delle procedure operative per la richiesta e l’accoglienza dell’assistenza del Meccanismo Unionale di Protezione Civile.

IPCAM, il cui obiettivo è il rafforzamento delle capacità nazionali di risposta alle catastrofi e la migliore salvaguardia della popolazione tunisina, è soprattutto una rete transfrontaliera di esperti professionisti del mondo della protezione civile, del volontariato, della Mezzaluna Rossa tunisina e delle agenzie delle Nazioni Unite presenti nel Paese. Il Consorzio di realizzazione del progetto – cofinanziato dalla Commissione Europea – è composto dal Dipartimento della Protezione Civile italiana in qualità di coordinatore, dall’Office National de Protection Civile (ONPC) della Tunisia, dall’Agenzia federale tedesca per il soccorso tecnico (THW) e da Studiare Sviluppo.