Sono in campo 164 squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) sugli edifici privati attivata, dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre, nelle Regioni Umbria, Abruzzo, Marche e Lazio.Secondo i dati forniti dalle Regioni alla Di.coma.c., aggiornati al 5 dicembre, le squadre di tecnici abilitati hanno effettuato complessivamente a 20.733 verifiche su edifici privati: 8.660 in Umbria, 1.863 in Abruzzo e 10.210 nelle Marche. Gli edifici risultati agibili sono complessivamente 8.205 e 705 quelli che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno. Sono invece 7.021 gli esiti di “non utilizzabilità” per temporanea, parziale o totale inagibilità. Risultano invece 4.802 le verifiche al momento senza esito perché, nella maggior parte dei casi, si tratta di immobili nei quali non è stato possibile accedere e che necessitano di ulteriori sopralluoghi.In particolare, nella Regione Umbria dalle 8.660 verifiche effettuate risultano 3 542 (il 57%) edifici agibili, 267 “non utilizzabili” per solo rischio esterno mentre sono 2.392 (38% circa) gli esiti di “non utilizzabilità”. Sono infine 2.459 gli edifici che, al momento, risultano senza esito. Nella Regione Marche dalle 1.0210 verifiche effettuate risultano 3.778 (46%) edifici agibili e 365 che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno. Sono invece 4.112 (50%) gli edifici “non utilizzabili" mentre 1.955 le verifiche senza esito. Nella Regione Abruzzo sono state effettuate 1.863 verifiche dalle quali sono risultati 885 (60%) edifici agibili, 73 "non utilizzabili" per solo rischio esterno e 517 (il 35%) "non utilizzabili". Sono invece 388 gli esiti non attribuiti.Nella Regione Lazio le verifiche di agibilità FAST sugli edifici privati sono state attivate lo scorso 30 novembre e i dati relativi ai primi esiti, al momento, non sono stati trasmessi.