Protezione Civile: troppo alti i costi per onoreficenze a tutti i soccorritori dell’Aquila

Domenico Silvestri

La Protezione Civile, in merito alle notizie apparse negli ultimi giorni relative alla concessione di benemerenze di Protezione civile nazionale, ribadisce che la benemerenza è, di per sé, un ringraziamento che la Presidenza del Consiglio dei Ministri riconosce a tutti coloro che hanno prestato la loro attività, a qualsiasi titolo, nell’ambito di un determinato evento.  Questo significa che il riconoscimento è destinato al personale di tutte le  Amministrazioni e forze dello Stato (VVF, Forze dell’Ordine, Forze Armate), ma anche a volontari e volontarie, per un totale di persone che può stimarsi in oltre 70.000 persone e che se il Dipartimento della Protezione Civile avesse dovuto acquistare le onorificenze per tutti gli aventi diritto avrebbe dovuto spendere oltre nove milioni di Euro.  A tutti costoro il Dipartimento della Protezione Civile, a proprio carico e così come avviene per tutte le principali onorificenze attribuite dallo Stato, al termine della procedura invia a domicilio un diploma che attesta l’attività svolta.  Resta evidente che, nell’interesse della massima trasparenza e del risparmio della spesa doverosi sempre e a maggior ragione nel caso di interventi in favore delle popolazioni colpite da gravi emergenze, chi desidera fregiarsi, oltreché del titolo di benemerenza e dell’attestato cartaceo, anche delle insegne ha facoltà di farlo a proprie spese, né sarebbe pensabile utilizzare a tal scopo fondi stanziati per la gestione e il superamento dell’emergenza. In merito al costo di 130 euro è utile sottolineare che è relativo all’acquisto di un kit completo di medaglie, nastrini e cofanetto e che, proprio per venire incontro alle esigenze di tanti che hanno prestato generosamente la loro opera in eventi di protezione civile è in corso la procedura per rendere possibile, a chi lo desideri, l’acquisto di singoli elementi del kit a un prezzo minore. E’ utile infine sottolineare che l’affidamento della produzione dei kit in sede di prima applicazione, è stata disposta a seguito di gara con invito a  27 ditte del settore e che – contrariamente da quanto sostenuto da alcuni – non produrrà alcun “guadagno” per il Dipartimento della protezione civile.