Gli aumenti delle polizze auto non sono in linea con la riduzione dei risarcimenti. A evidenziarlo è il Garante dei prezzi, da qui l’intervento del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, in un’audizione alla Commissione finanze della Camera, che ha assicurato da parte del ministero “un ruolo di garanzia e vigilanza per contrastare, nel pieno rispetto delle logiche di mercato, pratiche tariffarie prive di obiettive guistificazioni tecnoeconomiche”. Il ministro ha sottolineato che, secondo le rilevazioni effettuate a luglio dall’Isvap, “nel settore Rc auto si assiste a due fenomeni contrastanti: prezzi in discesa per i profili a rischio più basso, prezzi che continuano ad aumentare a tassi superiori a quello di inflazione per i giovani, soprattutto in alcune città del mezzogiorno”. Il risultato è “la creazione di evidenti disparità di trattamento accentuate dalla concentrazione di sconti e offerte esclusivamente a beneficio della clientela migliore”. Sottolineando quindi che le rilevazioni di Istat, Ania e consumatori non coincidono perché “non omogenee”, Scajola ha assicurato che il ministero vigilerà su “questa delicata controversia”. Effetti positivi sulle tariffe potrebbero comunque derivare da interventi antifrode e dall’introduzione del preventivatore unico (che consentirà con un unico accesso a Internet di confrontare i preventivi delle diverse assicurazioni) in autunno, che aumenterà la trasparenza e “favorirà una maggiore mobilità della clientela”. Ogni anno in Italia “solo 8 clienti su 100 infatti cambiano la propria compagnia, contro i 22 della Francia e i 35 del Regno Unito”.
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