Reggio Calabria, scarpe cinesi cancerogene

Paola Fusco

    La compagnia Pronto impiego della Guardia di Finanza e i Carabinieri di Reggio Calabria hanno identificato e ritirato dal mercato nazionale un’ingente quantità di scarpe prodotte e importate dalla Cina, che attente analisi di laboratorio hanno dimostrato contenere una quantità di cromo esavalente, notoriamente cancerogeno e dannoso per la salute umana, 97 volte superiore ai limiti massimi tollerati per legge. La merce è stata rinvenuta nel corso di attività di controllo del territorio a bordo di un camion presso il porto di Reggio Calabria. Insospettiti dalla notevole difformità tra quanto dichiarato dai documenti di trasporto e la mole di prodotti presenti nel mezzo, i Carabinieri hanno  fermato il mezzo e richiesto la collaborazione delle Fiamme Gialle. Durante il controllo, anche a causa dell’anomalo e nauseabondo odore che alcuni prodotti emanavano, alcuni campioni della merce sono stati inviati a laboratori di analisi che hanno dimostrato come le scarpe avessero un tasso di cromo esavalente pari a 100mg/kg, mentre il limite massimo tollerato per legge è di 3mg/kg, con conseguenze disastrose per la salute umana in quanto potente agente cancerogeno che inizialmente provoca irritazione della pelle e delle mucose, in seguito all’esposizione prolungata può causare danni permanenti agli occhi e il cancro ai polmoni. Le analisi di laboratorio hanno inoltre acclarato come, oltre alle scarpe al cromo, gli altri capi di abbigliamento di origine cinese sequestrati, magliette, tute ginniche e giubbotti fossero stati prodotti con materiali difformi rispetto a quanto dichiarato nelle prescritte etichette. Immediato è scattato l’allarme per la salute pubblica che ha portato la locale Procura a iscrivere nel registro degli indagati la cittadina cinese S.L. per frode in commercio e a richiedere il sequestro a livello nazionale delle calzature contenenti cromo esavalente. Le operazioni di sequestro, ancora in corso, hanno portato finora al ritiro dal mercato di 5.000 paia di scarpe, di circa 100.000 prodotti di abbigliamento contenenti allergeni nocivi per la salute dei consumatori e di 1.500 pezzi di materiale elettrico privo del prescritto marchio di garanzia CE, quindi potenzialmente pericoloso. Inoltre, la documentazione doganale sequestrata ha permesso alla Guardia di Finanza di contestare al cittadino ucraino A. H., che guidava il mezzo di trasporto, un’evasione di diritti doganali pari a ottantamila euro.