Revisioni facili, Polstrada scopre truffa

Tiziana Montalbano

La Polizia Stradale di Cuneo ha concluso un’attività nei confronti di un sodalizio criminale operante nell’ambito delle false revisioni di veicoli. L’operazione ha portato al sequestro di due centri di revisione automotoveicoli nella provincia di Cuneo e alla denuncia di 16 persone per falso ideologico, corruzione e truffa. L’attività si è sviluppata a seguito di articolate indagini suffragate da appostamenti, pedinamenti e nuove tecniche informatiche basate sulla video sorveglianza a distanza e ha consentito di scoprire un’attività illecita che in maniera continuativa riusciva a falsare le visite di revisione dei veicoli che spesso non solo venivano effettuate sommariamente su veicoli non più idonei alla circolazione, ma a volte eseguite solo “su carta”. Le revisioni false sono state possibili grazie a un’alterazione del programma di gestione delle prove tecniche che, collegato con il terminale centrale della Motorizzazione, certificava l’ora, il giorno e le verifiche tecniche esperite. Gli indagati , grazie alla manomissione del sistema, riuscivano a inserire manualmente i dati utili ai fini della stampa del referto, così da poter dimostrare in sede di controllo successivo la regolarità delle operazioni, per cui solo i numerosi appostamenti e l’analisi della documentazione sequestrata nonché le verifiche giornaliere hanno permesso di comprendere il metodo criminale utilizzato. Durante le fasi della perquisizione sono stati sequestrati, oltre a documenti, referti di revisione, computer, attrezzature e 270.000 euro in contanti, denaro nascosto all’interno dell’abitazione dei due titolari dei centri di revisione e diviso in mazzette di banconote da 100, 50, 20 euro, quale verosimile frutto non dichiarato dell’attività illecita.