Roma: incontro “Legalità e nuovi percorsi educativi”

Domenico SIlvestri

Fino al 22 ottobre alla Casa della Memoria e della Storia sarà possibile vedere la mostra, inaugurata lo scorso 1 luglio, dal titolo “Ali bruciate. I bambini di Scampia”. Scatti che raccontano meglio questi bambini, oltre la cronaca e i numeri. Storie di solitudine, abbandono, ma anche voglia di guardare oltre le vele e di solcare altri mari. L’iniziativa è organizzata dalla Edizioni Paoline e promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione Dipartimento Cultura – Servizio Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura e Rai News, media partner dell’evento.

Il 14 luglio, alle ore 18.00, nell’ambito della mostra è previsto un incontro per riflettere sul tema della legalità e sull’urgenza di proporre nuovi percorsi educativi. All’incontro prenderà parte il giornalista di Avvenire, Diego Motta, autore de “Pezzi di vita”,(Edizioni Paoline), libro che racconta storie di speranza dal nord al sud della penisola, e il filosofo Marco Guzzi, direttore della collana editoriale delle Paoline “Crocevia” che vuole proporre nuovi stili di vita.

Marco Guzzi ha condotto alcune delle principali trasmissioni di dialogo col pubblico di Radio RAI,

quali Dentro la sera, 3131, e Sognando il giorno. È filosofo attento e da anni propone percorsi di liberazione interiore e riflessioni sulla crisi del nostro tempo proponendo delle strade nuove di riflessione. È direttore della collana editoriale delle Paoline Crocevia, che si rivolge a quel vasto pubblico, continuamente in crescita, che sta cercando risposte al proprio smarrimento interiore e che, spesso, non si sente rappresentato dalle proposte della cultura dominante. Al crocevia dei tempi e dei saperi, delle discipline e dei linguaggi, lì dove germoglia la sintesi nuova di umanità per aprire strade di speranze e proporre nuovi modelli educativi.

Diego Motta è giornalista di Avvenire. Autore del volume fresco di stampa “Pezzi di vita” (Edizioni Paoline) Il libro raccoglie testimonianze che attraversano l’Italia, da Torino a Palermo, da Arezzo a Reggio Emilia e testimoniano l’impegno di movimenti, di gruppi e di persone che hanno scelto di non rinunciare al bene anche quando le strade sono faticose. Sono ritratti di giovani raccontati con lo stile del cronista preoccupato soprattutto di lasciare spazio alle persone e ai fatti. Un libro – documento che fotografa le grandi emergenze sociali del nostro paese e le risposte di donne e uomini di buona volontà. Nella prefazione al libro Gemma Calabresi scrive: «Sperare è possibile. Anche quando il mondo ti crolla addosso, anche quando tutto sembra congiurare contro di te, sperare è possibile»

Quindi “Ali bruciate. I bambini di Scampia” non è solo una mostra che racconta la storia di Davide Cerullo – un ragazzino finito nelle mani della camorra che ha deciso di voltare pagina – attraverso alcune foto di cui egli stesso è autore e che appaiono sul libro omonimo “Ali bruciate. I bambini di Scampia”, delle Edizioni Paoline. Ma anche un laboratorio, uno spazio per dibattiti e incontri.

Si parte dalle vele di Scampia per fare un’analisi sulle prospettive che oggi hanno le nuove generazioni. La sfida è dare risposte concrete di fronte ad un futuro sempre più incerto.

Nel mese di settembre – ottobre sono previsti altri incontri e visite guidate per le scuole.