Roma: suicida in carcere il rapinatore del gioielliere di via dei Gracchi

Redazione

Si è tolto la vita in carcere a REGINA COELI, dove era detenuto, l’uomo  arrestato per avere ucciso e rapinato il gioielliere in via dei Gracchi a Roma.

Il detenuto si è impiccato nella tarda serata di ieri alle grate della finestra, della sua cella della VII sezione detentiva. Purtroppo, nonostante il prezioso e costante lavoro svolto dalla Polizia Penitenziaria, pur con le criticità che lo caratterizzano, non si è riuscito a evitare in tempo l’insano gesto del ristretto”.

La notizia arriva dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria, per voce del leader Donato Capece.

“La situazione nelle carceri italiane resta ad alta tensione, nonostante talune rassicuranti dichiarazioni che non sono conformi alla realtà. Ogni giorno, nelle celle dei penitenziari italiani, contiamo infatti almeno 18 atti di autolesionismo da parte dei detenuti, 3 tentati suicidi sventati dalla Polizia Penitenziaria, 10 colluttazioni e 3 ferimenti”, aggiunge il leader del SAPPE, che segnala come “nel 2014 ci sono stati nelle carceri italiane 6.919 detenuti coinvolti in atti di autolesionismo, 933 hanno tentato il suicidio e sono stati salvati dai poliziotti penitenziari, 43 suicidi, 48 decessi per cause naturali, 966 ferimenti e 3.575 colluttazioni. Tutti episodi in aumento da quando c’è la vigilanza dinamica nelle carceri. Il dato oggettivo è che il carcere, così come è strutturato e concepito oggi, non funziona. Lo sanno bene i poliziotti che stanno nella prima linea delle sezioni detentive 24 ore al giorno".