Scandalo a Napoli. 8 detenuti di Carinola, ammessi a lavorare negli uffici della Camera di Commercio

redazione

Brillante operazione di polizia giudiziaria del Reparto di Polizia Penitenziaria di Carinola, che ha accertato gravi violazioni a carico di otto detenuti del carcere ammessi al lavoro all’esterno presso gli Uffici della Camera di Commercio di Napoli. Ne da notizia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del SAPPE: “E’ stata una brillante operazione di intelligence che ha permesso di accertare come gli otto detenuti del carcere di Carinola, anziché lavorare negli Uffici della Camera di Commercio di Napoli, si allontanavano dal posto di  lavoro, avevano contatti con familiari e persone non autorizzate, si soffermavano in Centri scommesse: insomma, facevano tutto meno che lavorare. Altro che detenuti modello: gli otto anche violato e violavano, con il loro comportamento, le prescrizioni previste per essere ammessi al lavoro all’esterno, regolamentato dall’articolo 21 dell’Ordinamento penitenziario, proposto dal direttore dell’istituto ed approvato dal Magistrato di sorveglianza”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, evidenzia che gli otto detenuti perseguivano nell’indole delinquenziale anche a bordo del pullman che quotidianamente li trasportava dal carcere di Carinola a Napoli, negli uffici della Camera di Commercio: “Gli otto sono stati infatti trovati in possesso di sette telefoni cellulari e, grazie anche all’ausilio delle Unità Cinofile della Polizia Penitenziaria di stanza a Benevento, anche di droga. Il controllo di questi detenuti di Carinola in articolo 21 non è demandato a noi  ma questo grave fatto dimostra come invece dovrebbe essere demandato ai Baschi Azzurri appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria tutto il controllo dell’esecuzione penale esterna. Per farlo, bisogna assolutamente dotare la Polizia Penitenziaria delle risorse finanziarie, materiali e umane (mancano in organico 8mila Agenti!) che servono, perché non si può pensare di economizzare o tagliare risorse agli apparati che garantiscono quotidianamente la sicurezza sociale come il Corpo di Polizia Penitenziaria”.

Gli otto detenuti ristretti nel carcere di Carinola sono stati denunciati all’Autorità  giudiziaria, sono stati sospesi dal beneficio e sottoposti a procedimento  disciplinare.