Scoperta banda falsi diplomatici

Tiziana Montalbano

La Polizia Stradale del Lazio ha denunciato cinque persone, italiane e straniere,  ritenute responsabili di ricettazione e falso, trovate in possesso di passaporti diplomatici contraffatti dell’Ambasciata Liberiana e di autovetture intestate falsamente alla medesima ambasciata. Le complesse indagini hanno avuto origine da un controllo della Polstrada su una donna alla guida di un’automobile di lusso che asseriva di essere la moglie dell’ambasciatore liberiano presso il consolato di Dubai negli Emirati Arabi; i successivi accertamenti svelavano che le targhe dell’auto e il passaporto erano falsi. Le complesse indagini successive a tali fatti hanno permesso di accertare il coinvolgimento, oltre del falso ambasciatore liberiano e della moglie, anche di altre 2 persone, un italiano e uno straniero, ex addetto all’Ambasciata Liberiana. Numerose le perquisizioni effettuate dalla squadra di p.g. del Compartimento Polstrada Lazio che hanno permesso di sequestrare un ingente quantitativo di materiale contraffatto, targhe diplomatiche liberiane, timbri lineari,  sigilli in metallo, carta intestata in bianco, tutto dell’Ambasciata della Repubblica di Liberia di Roma e del Consolato Generale di Dubai. Gli investigatori hanno individuato anche un’associazione denominata “Istituto Italia Liberia” con sede a Roma; le perquisizioni effettuate presso la sede dell’Associazione e presso l’abitazione del segretario generale davano modo di rinvenire circa 500 certificati di credito liberiani e tedeschi, sia in bianco che compilati, per svariati milioni di dollari Usa,  tutti contraffatti e relativi a società inesistenti. Sempre nel corso della perquisizione venivano rinvenuti falsi passaporti diplomatici liberiani, patenti di guida liberiane false, carta intestata della Repubblica di Liberia false certificazioni per diplomatici  e copiosa documentazione.