Sindacati: “importante e positivo” il Testo Unico sulla sicurezza

Red

Per i Segretari confederali Modica (Cgil), Bellini (Cisl) e Carcassi (Uil) il “Decreto legislativo sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro” varato dal Governo "presenta rilevanti elementi di novità su capitoli fondamentali della legislazione a partire dalla rappresentanza in tutti i luoghi di lavoro alle regole di responsabilità sul tema fondamentale degli appalti, dal coordinamento istituzionale alla definizione del nuovo sistema informativo, dalla formazione alle attribuzioni dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza". Soddisfazione anche "per l’estensione della tutela dei lavoratori delle piccole e piccolissime imprese attraverso il Fondo per il sostegno ai Rappresentanti territoriali per la sicurezza che costituiscono uno strumento essenziale per la prevenzione nelle imprese in cui maggiormente avvengono infortuni mortali e gravi e per il finanziamento del programma straordinario di formazione sulle nuove norme che dovrà coinvolgere tutti i soggetti a partire dai lavoratori e dalle lavoratrici". Le parti sociali dovranno ora fare fino in fondo la loro parte, concludono, “ a iniziare dalle numerose disposizioni che il testo legislativo affida alla contrattazione tra le parti, compreso il rinnovo degli Accordi interconfederali in materia. L’approvazione del TU concretizza l’impegno del sindacato, delle sue strutture, degli RLS e dei delegati espresso in questi anni e dovrà trovare ora nelle aziende la sua concreta applicazione per una tutela reale della salute e sicurezza nel lavoro". Per Renata Polverini, segretario generale dell’Ugl, "finalmente il Testo Unico può entrare in vigore in tutte le sue parti. Ora bisogna applicare con il massimo rigore le norme, che armonizzano decenni di legislazione e garantiscono un equilibrio tra regole e sanzioni". Ma, prosegue Polverini, “ c’è ancora tanto da fare. Oltre alla legge, infatti, dobbiamo garantire controlli costanti nel tempo e che non siano a macchia di leopardo. E soprattutto è tempo di una svolta culturale: se la formazione può aiutare i lavoratori di oggi, è su quelli di domani che dobbiamo investire. Per questo – conclude – l’Ugl ritiene che già dalle scuole debba iniziare un percorso di educazione e prevenzione affinché i giovani siano consapevoli che la sicurezza è un diritto-dovere irrinunciabile affinché il lavoro possa davvero nobilitare l’uomo e non renderlo martire".