Social Media: curiosità sulla Bike-washing machine

Samanta Sarti

È merito dell’ingegno di uno studente cinese la realizzazione del primo prototipo di lavatrice a pedali, o meglio, di Bike-washing machine. La curiosa novità ha generato un notevole buzz mediatico (oltre 55.000 azioni di engagement, secondo i dati forniti da Data Web, Gruppo Data Stampa), forse perché non solo prospetta di far risparmiare soldi, energia, spazio ma costringe il possessore ad una regolare attività fisica con conseguente beneficio per la salute. «Quando si pedala sulla Bike Washing Machine, il movimento di pedalata produce l’energia che va ad azionare, e fa ruotare, il tamburo della lavatrice», spiega l’ideatore Li Huan. Ultima annotazione:  per chi immaginasse marchingegni ingombranti, modello Flintstones, i modelli in mostra sulla piattaforma Yanko Design, riserveranno sorprese. La rivoluzionaria cyclette pare infatti destinata a diventare  un vero e proprio oggetto di design.

Seconda notizia per viralità, circa 32.000, riguarda la centrale solare termica più grande al mondo. Costruita nel deserto del Sahara, vicino alla città di Ouarzazate, è grande come 35 campi di calcio e fornirà energia elettrica pulita a circa un milione di persone. Molto più di un “normale” impianto fotovoltaico, il complesso sfrutta tre diverse tecnologie: un sistema a concentrazione solare da 160 MW; un impianto solare termodinamico a specchi parabolici da 300 MW; una serie di collettori parabolici a cilindro da 150 MW complessivi. Entro il 2020 obiettivo del Marocco sarà produrre oltre il 40% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili, emancipandosi dall’importazione di combustibili fossili.

Sta tuttora creando buzz (oltre 28.000 azioni) il singolare pullman alimentato da escrementi, il “cacca-bus”. Se la notizia può suscitare ilarità nei lettori, il prototipo è molto “serio” e  ha fatto recentemente il suo esordio a Londra, sulla tratta che va dalla stazione ferroviaria all’aeroporto di Bristol. Gli scarti alimentari e gli escrementi prodotti da cinque persone in un anno sono in grado di generare una quantità di carburante pari a circa 300 chilometri di percorrenza. Come distinguere il bio-bus? Dai disegni sulla fiancata, che ritraggono passeggeri seduti sui water anzichè sui normali sedili, secondo uno humor più alla Buñuel che “british”.