Social: pagati per andare al lavoro in bici è la notizia trend di questa settimana

Samanta Sarti

Tematiche Energia e Ambiente: gli internauti italiani, tra la fine di Settembre e i primi di Ottobre, hanno puntato il mouse verso i francesi pagati per andare al lavoro in bici, l’aumento delle bollette di luce e gas, le Regioni pronte al referendum contro il Governo per le trivellazioni off shore, e il Dieselgate.

I Francesi, esperti di Rivoluzioni, pare ne stiano attuando una anche in versione “green”, su due ruote: il ministro dell’ambiente Ségolène Royal ha deciso di versare un’indennità, esentasse, di 25 centesimi a chilometro percorso per i cittadini che vanno al lavoro in bicicletta. E’ una misura anti-smog destinata ad avere larga eco a giudicare dai numeri di utenti già iscritti, 270.000, allo storico servizio di bike sharing parigino “Velib”; e a giudicare, anche, dal largo numero di azioni di engagement ricevute dalla notizia, in pochi giorni, dai soli internauti italiani: oltre 40.000 (Fonte dati: Data Web, Gruppo Data Stampa).

Questa notizia è forse da prendere in considerazione e confrontare, in quanto a statistiche dei dati online, alla viralità, altrettanto enorme, di un problema esploso proprio nell’ultima settimana: il Dieselgate. In pochi giorni le notizie italiane online che hanno dedicato speciali focus allo scandalo generato dalla pubblicazione di dati fasulli per mascherare le emissioni inquinanti dei motori diesel, e ha toccato anche le auto ibride, ha raggiunto vetta 35.000 azioni di engagement. Nonostante le premesse tutt’altro che positive (la violazione di qualsiasi protocollo etico e morale) alcuni illustri personaggi del mondo dell’economia sperano di poter veder nascere, dalle ceneri dello scandalo, un definitivo impulso al business dei veicoli green.

La notizia successiva in classifica, di poco inferiore alle 25.000 azioni di engagement, riguarda l’aumento imminente, in Ottobre-Dicembre, delle bollette di luce e gas. “Così ha stabilito l’Autorità per l’Energia nell’abituale decisione trimestrale. Sempre secondo l’Autorità, malgrado questi aumenti, la famiglia media nel 2015 risparmierà complessivamente 60 euro, grazie ai ribassi dei primi nove mesi dell’anno”.

Brandendo striscioni con lo slogan “più sole, meno trivelle”, i rappresentanti dei Consigli regionali di Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise stanno depositando in Cassazione sei quesiti referendari contro le trivellazioni entro le 12 miglia e sul territorio. I sei quesiti chiedono l’abrogazione di un articolo dello Sblocca Italia e di cinque articoli del decreto Sviluppo. Questi ultimi si riferiscono alle procedure per le trivellazioni. La notizia ha generato quasi 16.000 azioni di engagement ed è tuttora molto ripresa dagli utenti. Il presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Piero Lacorazza, ha dichiarato: “Nella nostra Regione abbiamo già la presenza di 70 impianti di trivellazione: non è che siamo affetti dal ‘nimby’, ossia che non vogliamo ‘sporcare il nostro giardino e spostare il problema in quello degli altri, ma crediamo che la politica energetica dell’Italia debba raccordarsi con l’Unione europea, che non può soltanto occuparsi di moneta e burocrazia”.