Spray al peperoncino, vendite raddoppiate

Paola Fusco

 Nelle armerie di tutta Italia sono già molto richieste le bombolette spray antiaggressione. Eppure, prima della depenalizzazione contenuta nel decreto sulla sicurezza, già approvato alla Camera e ora all’esame del Senato per il via definitivo, gli spray antiaggressione al peperoncino più che consentiti sono tollerati. Ufficialmente solo due modelli hanno superato l’esame della Commissione centrale della consulta delle armi: il palm defender e key defender. I modelli legali però hanno due difetti: il loro uso non è facile e veloce come quello delle bombolette e costano il doppio degli altri. Con il via libera di Palazzo Madama potrebbero arrivare migliaia di pericolose imitazioni cinesi: spray i cui principi attivi potrebbero essere dannosi per la salute. Il rischio è infatti che la bomboletta si trasformi in un gadget di moda a basso costo, i cui prezzi – che oggi si aggirano sui 20-30 per gli spray e i 60-70 euro per modelli legali – scenderanno grazie alla concorrenza.