Terremoto Centro Italia, le verifiche di agibilità: effettuati 1626 sopralluoghi

Roberto Imbastaro

Proseguono le operazioni di verifica di agibilità sugli edifici pubblici e privati. Nella giornata di ieri sono 92 le squadre di tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) e di esperti impegnate nelle verifiche di agibilità post-sismica; in campo anche 32 tecnici a supporto dei Comuni per la gestione delle richieste di sopralluogo.

Per quanto riguarda gli edifici privati, per i quali le verifiche sono iniziate questa settimana, sono già 970 i sopralluoghi effettuati a seguito dei quali 581 edifici sono stati dichiarati agibili (circa il 60%) e 45, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 218 invece gli esiti di inagibilità (circa il 22,5%) mentre 126 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili.  

I sopralluoghi, iniziati già a pochi giorni dal terremoto per verificare prioritariamente l’agibilità delle scuole e consentire di definire un piano degli interventi laddove le strutture non siano agibili, hanno riguardato finora 656 edifici pubblici, di cui 557 plessi scolastici: tra questi ultimi 390, pari al 70% del totale, sono stati ritenuti agibili, mentre altri tre pur se non danneggiati risultano al momento inagibili a causa di rischio esterno. Sono 110 gli edifici temporaneamente inagibili – in tutto o solo in parte – che grazie a provvedimenti di pronto intervento tornerebbero agibili; a questi se ne aggiungono 19 parzialmente inagibili e tre da rivedere per un’ulteriore valutazione. Sono 32 invece gli edifici scolastici inagibili, meno del 6%, e concentrati nei comuni più colpiti.

Tra gli altri edifici pubblici oggetto di verifica, infine, sono 70 quelli agibili, 18 quelli che risulterebbero agibili con provvedimenti e tre quelli parzialmente inagibili. Una struttura necessita di essere rivista, mentre sono sette su 99 totali quelle inagibili.