Terremoto Cile, inaugurato l’ospedale italiano a Talca

redazione

E’ stato inaugurato ieri, 10 luglio, nella città di Talca a sud-est di Santiago l’ospedale inviato dal Governo italiano in Cile per garantire le attività di assistenza sanitaria nell’area colpita dal terremoto dello scorso 27 febbraio.

La cerimonia di inaugurazione dell’ospedale s’è svolta alla presenza dei rappresentanti del governo cileno, in particolare il Ministro degli Esteri Alfredo Moreno Charme e della Salute Jaime Mañalich. A rappresentare l’Italia l’Ambasciatore in Cile, Vincenzo Palladino. Presente all’inaugurazione anche il team del Dipartimento della Protezione civile e dell’associazione ‘Fatebenefratelli per i malati lontani’(AFMAL), giunto il 13 giugno scorso per coordinare le operazioni di allestimento dell’ospedale da campo.

 

L’ospedale, che si trova nella zona orientale della città, è stato donato al ministero della Salute cileno dall’associazione ‘Fatebenefratelli per i malati lontani’, a seguito della dichiarazione dello Stato di emergenza, per sostenere le zone colpite dal terremoto.

La struttura, del valore di oltre 5 milioni di euro, resterà operativa per il tempo necessario alla ricostruzione dell’ospedale regionale di Talca, anch’esso fortemente compromesso dal terremoto.                                       

 

Il montaggio della struttura modulare s’è svolto in tre settimane circa, in condizioni climatiche non favorevoli per il vento e la pioggia battente. L’ospedale, che ha superato le verifiche dell’Ispettorato della Salute ottenendo l’autorizzazione al funzionamento, è dotato di pronto soccorso, sala rianimazione, due sale operatorie, reparto radiologia e sterilizzazione, laboratorio per le analisi e farmacia. Sono state inoltre allestite alcune tende pneumatiche che ospitano 60 posti letto.

 

Le apparecchiature sono state messe in funzione nei giorni scorsi dai medici e dagli infermieri dell’Associazione Fatebenefratelli che hanno poi predisposto il passaggio di consegne effettuando corsi di istruzione sul macchinario e partecipando all’attività clinica insieme ai colleghi cileni. 

 

Il terremoto che ha colpito il Cile, avvenuto lo scorso 27 febbraio alle 3.34 locali con una magnitudo di 8.8 gradi della scala Richter, ha causato la morte di 452 persone con oltre 500.000 edifici danneggiati. Il sisma ha provocato numerosi danni nella capitale Santiago, con diversi palazzi crollati, le linee elettriche interrotte, vari incendi causati dai crolli e l’aeroporto internazionale chiuso per più di tre giorni.

La regione più colpita è stata  quella di Concepcion, ma in numerose altre zone del paese si sono registrati ingenti danni. A crollare furono anche numerosi edifici pubblici tra cui scuole e ospedali. Il terremoto causò anche uno tsunami che liberò la sua  terribile energia sulle coste cilene centrali.