Traffico di sigarette dalla Moldavia

Gian Luca Berruti

Un traffico di sigarette di contrabbando provenienti dalla Moldavia è stato scoperto dai finanzieri del Comando Provinciale di Bologna al termine di un’indagine delegata dall’Autorità Giudiziaria del capoluogo emiliano. Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle bolognesi, le “bionde” giungevano in territorio nazionale su pullman di linea tra la Moldavia e l’Italia, abitualmente utilizzati, soprattutto nei fine settimana, da cittadini moldavi che lavorano nel nostro Paese. Per sviare ai sempre possibili controlli su strada delle Forze di Polizia, i responsabili del contrabbando celavano i tabacchi nei posti più disparati degli automezzi come le intercapedini, il vano motore, i paraurti nonché in taniche di alluminio dotate di doppio fondo. Non paghi di quanto riuscivano a occultare nei vari nascondigli, gli autisti degli automezzi inducevano addirittura i passeggeri a tenere nei propri bagagli due stecche di sigarette ciascuno, vale a dire il quantitativo massimo previsto dalla normativa doganale e che consente di importare in “franchigia” tali prodotti senza corrispondere il pagamento dei diritti di confine. Giunte a destinazione, le sigarette venivano consegnate ad altri cittadini moldavi residenti in Bologna che si occupavano della successiva distribuzione nei vari mercati rionali della città e di quelli delle località limitrofe. Alla vendita provvedevano anche alcune badanti che, all’occorrenza, piazzavano le stecche anche ai familiari delle persone da loro assistite. Le sigarette di contrabbando, chiamate in codice “caramelle bianche” o “rosse” secondo il colore del pacchetto, venivano acquistate in Moldavia a 7 euro la stecca per poi essere illegalmente rivendute in Italia a 22 euro, a fronte di un costo che nelle rivendite autorizzate è fissato in 45 euro. L’operazione si è conclusa con l’esecuzione di 5 misure cautelari – 2 ordinanze di custodia in carcere e 3 divieti di dimora – a carico di altrettanti cittadini moldavi.