Tribunale di Perugia: disattese le richiesta dell’Associazione Italiana Vigilanza Privata

redazione

I fatti accaduti a Perugia ripropongono in maniera evidente il tema della sicurezza dei Palazzi di Giustizia.

Perugia è solo l’ultimo caso di cronaca che segue a tanti altri (Lodi, Reggio Emilia, ecc), senza dimenticare i fatti di Milano, avvenuti nell’aprile 2015, che videro un epilogo più tragico di quello di Perugia.

Sull’argomento ci preme ribadire, a seguito dell’ultimo fatto di cronaca avvenuto, che:

  • –  la normativa di settore considera i tribunali ed uffici giudiziari come siti con speciali

    esigenze di sicurezza, e, in quanto tali, affidati alla vigilanza delle guardie giurate, qualora

    non vi provvedano direttamente le Forze dell’Ordine;

  • –  l’ASSIV, l’associazione di categoria rappresentativa dei servizi di vigilanza privata e fiduciari,

    da anni si adopera affinché sia avviato un tavolo tecnico di concertazione presso il Ministero di Grazia e Giustizia che porti alla predisposizione di specifiche linee guida utili alla corretta individuazione: delle problematiche di sicurezza dei vari Uffici, dei mezzi necessari al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza prefissi, delle funzioni coinvolte, dei compiti e delle responsabilità da attribuire. Ad oggi la richiesta dell’ASSIV è stata disattesa;

  • –  il recente passaggio in capo al Ministero di Grazia e Giustizia di tutte le competenze in merito alla gestione dei Palazzi di Giustizia, non ha, sinora, contribuito a migliorare la loro sicurezza, anzi, nell’ultimo anno abbiamo assistito alla pubblicazione di alcuni bandi di gara totalmente disallineati rispetto a quanto sancito dalle vigenti disposizioni di legge, che non individuano correttamente le attività di competenza esclusiva, e rifacendosi a criteri di valutazione, come quello del massimo ribasso, danno luogo ad aggiudicazioni ambigue, o del tutto illegittime, e pongono le basi, in tal modo, per grossi disservizi.

    Alla luce di quanto sopra esposto, rinnoviamo al Ministero di Grazia e Giustizia la nostra disponibilità a dare un contributo fattivo per la soluzione del problema della sicurezza dei Palazzi di Giustizia.