Ue-19: calo record costo lavoro in Italia, -0,8%

Roberto Imbastaro

 In Italia calo record del costo del lavoro nell’ultimo trimestre 2015: -0,8% sull’anno, il dato più basso di tutta l’Ue. Costo del lavoro in aumento invece nell’area euro (+1,3%) e nella Ue-28 (+1,9%). Nel trimestre precedente era aumentato di 1,1% e 1,9%. Nell’Eurozona, la componente ‘salari’ è aumentata dell’ 1,5%, quella non salariale di 0,7%. In Italia è molto accentuato il calo di quest’ultima (-2,1%, battuto solo dal -8,2% dell’Olanda), mentre la componente salariale è scesa di appena lo 0,2%.

 

Nel quarto trimestre 2015, il Paese con l’aumento più sensibile del costo del lavoro è stato la Romania (+11,4%), seguito da Repubblica Ceca (+8,6%), Lettonia (+7,7%), Bulgaria (+5,8%), Slovacchia (+5,3%) e Austria (+5,2%). I cali più sensibili, oltre all’Italia, Cipro (anche -0,8%), Olanda (-0,4%) e Lussemburgo (-0,1%). In Germania è aumentato di 2,1%, in Francia di 1,3%.

 

Per quanto riguarda i settori, il costo del lavoro è aumentato dell’1,2% nell’industria, di 0,5% nelle costruzioni, di 1,3% nei servizi e dell’1,6% nell’economia non d’impresa.