Un sondaggio sottolinea il desiderio degli utenti di poter utilizzare un modem di propria scelta

redazione

VTKE (Associazione dei fabbricanti di terminali di telecomunicazioni) ha condotto, attraverso l’istituto di ricerca Kantar, un sondaggio anche in Italia sulla libera scelta dei dispositivi di connettività.

Il sondaggio conferma da un lato il rapido crescita nel settore della fibra ottica: ben oltre la metà (59,1%) dei partecipanti al sondaggio utilizza una connessione in fibra, mentre solo un quinto (21,8%) utilizza ancora una connessione DSL.

Importante notare come il sondaggio confermi il successo e l’importanza della libera scelta degli apparecchi terminali tra gli utenti italiani: quasi 9 persone su 10 (88,8%) considerano importante questa libertà di scelta. È evidente che il concetto di Modem Libero è ben consolidato nel mercato italiano. Gli utenti con una connessione in fibra svettano quando si parla di questo argomento: quasi il 95% degli intervistati considera importante la libera scelta degli apparecchi terminali.

Ricordiamo che in Italia dal 2018, con la Delibera 348/18/CONS, è possibile la libera scelta per gli apparati a valle della presa a muro per le linee in rame e misto-rame. Per le connessioni in fibra FTTH PON, tuttavia, l’AGCOM, nel luglio 2019, ha concesso una deroga per i modem gratuiti ai principali provider. Una deroga che, dal punto di vista tecnologico, non ha più motivo di esistere, soprattutto ora che le connessioni in fibra rappresentano la tipologia più diffusa sul mercato e sono ben consolidate e standardizzate.

La grande importanza della libera scelta degli apparecchi terminali per gli utenti con una connessione in fibra mostra ancora una volta come l’esenzione delle connessioni in fibra dalla possibilità di utilizzare apparecchi terminali scelti e posseduti direttamente dall’utente finale debba essere ritirata.

Anche Deutsche Telekom, una delle più grandi compagnie di telecomunicazioni europee, ha rilasciato una dichiarazione nei giorni scorsi a sostegno della libertà di scelta degli utenti finali, soprattutto per le connessioni in fibra: considera la libera scelta degli apparecchi terminali per le connessioni in fibra come la “migliore soluzione” e non vuole “privare i suoi clienti di tale libertà”. Inoltre, il Modem Libero porterebbe benefici non solo agli utenti ma anche ai fornitori di servizi: oltre a una maggiore concorrenza e una più ampia gamma di offerte sul mercato, se l’ONT fosse considerato proprietà dell’utente, tutti i processi relativi a cambiamenti di linea o di provider sarebbero semplificati.

Di tale avviso sono anche numerose aziende di telecomunicazioni italiane. In particolare, l’Associazione Italiana Internet Provider, che rappresenta oltre sessanta operatori distribuiti sul territorio nazionale, ha anche recentemente ribadito che non sussistono reali giustificazioni tecnologiche per continuare a limitare l’applicazione del modem libero sulle reti in fibra ottica, e che il superamento di tale limitazione andrebbe a favore non solo dei diritti degli utenti, ma anche del pluralismo e dell’efficienza del mercato.