Vademecum della Pesd

Paola Fusco
La politica di sicurezza e difesa dell’Unione europea (Pesd) è molto spesso vista come un oggetto misterioso, riservato agli occhi dei militari e diplomatici. Ma è qui che nascono le missioni militari Ue nelle zone di crisi, è qui che si combatte la lotta al terrorismo, è qui che convergono le informazioni militari sensibili. Ora due diplomatici della rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Ue, Gabriele Altana e Stefano Baldi, hanno pubblicato nella collana Manuali Diplomatici un libro dal titolo Vademecum della Pesd, breve guida della politica europea di sicurezza e difesa che offre un quadro completo della materia e del relativo processo decisionale. Si tratta di un’opera a carattere divulgativo, arricchita dall’introduzione dell’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, che si concentra sugli aspetti operativi e sui meccanismi di funzionamento che regolano l’attività di quello che gli autori definiscono ”uno dei settori più promettenti dell’ azione esterna dell’Ue”. Poiché la Pesd – che è parte ingrante dela politica europea di sicurezza comune (Pesc) – permette all’Ue di impegnarsi a fondo nella gestione delle situazioni di crisi al di là dei suoi confini e a tutela dei suoi interessi. Inoltre, osservano ancora gli autori, ”il rapido incremento del numero, della tipologia e della complessita’ delle missioni ha comportato un parallelo sviluppo di strutture, strumenti e procedure”.
Da qui l’opportunità di offrire a tutti gli interessati uno strumento che consenta di districarsi tra sigle e comitati, procedure e agenzie e di capire meglio chi e come gestisce uno strumento comune importante per assicurare la sicurezza degli europei intervenendo al di fuori dei confini dei 27 Paesi
membri.