“Ormai i mezzi pesanti che utilizziamo per le nostra attività sono logori, usurati e con chilometraggi smisurati. Ma la cosa peggiore non è tanto che il governo abbia deciso di non acquistare nuovi automezzi per le attività di soccorso, quanto che i mezzi in dotazione vengono manutenuti e riparati dagli stessi Vigili del Fuoco perché le officine specializzate costano troppo”, è la denuncia di Antonio Jiritano, dell’USB VV.F.
“In questo modo i mezzi pesanti dei Vigili del Fuoco vengono messi su strada senza un adeguato controllo e collaudo – sottolinea Jiritano – e rischiano di essere pericolosi per l’incolumità pubblica e per gli stessi operatori. Parliamo di automezzi dal peso di tonnellate che, a giusta ragione, sfrecciano nelle città per portare soccorso alla popolazione. Ce ne rendiamo conto ogni giorno nei posti di lavoro, ma soprattutto durante gli interventi di soccorso tecnico urgente”.
“Non solo da anni si comprano pochi mezzi nuovi, ma non è adeguata la tipologia dei pochi mezzi acquistati – aggiunge il rappresentante USB – nel senso che vengono consegnati automezzi pesanti per il soccorso che possono andare bene per il trasporto di materiali, ma non certo a trasportare vigili del fuoco o adattati alle attività di soccorso”.
“Automezzi che cadono a pezzi, si dissaldano; sistemi frenati mal funzionanti, gomme usurate – prosegue Jiritano – su tutto questo abbiamo già presentato un esposto alla Procura della Repubblica. Ma al momento le varie denunce della USB sono solo servite a far dichiarare al Dipartimento dei Vigili del Fuoco che è stato istituito un gruppo di lavoro per verificare i problemi di sicurezza. Nelle more, i mezzi si ribaltano, con tantissimi colleghi coinvolti in incidenti, oppure rimangono fermi nelle varie officine per mancanza di fondi – conclude Jiritano – milioni di euro lasciati a marcire nei piazzali!”.
Unione Sindacale di Base