Zinco efficace contro i virus sulle superfici di plastica

redazione

Parx Materials ha sviluppato una tecnologia per rendere I polimeri resistenti a batteri, muffe e biofilm utilizzando un oligoelemento di massima importanza biologica. La tecnologia si ispira alla natura, da come il meccanismo di difesa della pelle umana ci protegge da germi e virus. Lo Zinco è un oligoelemento vitale per il buon funzionamento del nostro sistema immunitario e dall’integrazione di questo elemento nei polimeri Parx Materials è in grado di ottenere una prestazione antimicrobica del 99.9% e superiore.

I virus non si moltiplicano o proliferano sulle normali superfici ma sono noti per riuscire a sopravvivere fino a 2-3 giorni sulle superfici di plastica. Oggi, in test indipendenti eseguiti secondo la norma ISO 21702, utilizzando il virus umano Corona E229, si è dimostrato che la tecnologia Parx Materials mostra un effetto significativo contro questo virus. La tecnologia riduce la quantità del virus 5 volte più velocemente rispetto alle normali superfici in plastica solida. La tecnologia abbatte anche il virus H1N1 del 99,99% in sole 8 ore nei tessuti fabbricati con la tecnologia.  

La tecnologia di Parx Materials è unica in quanto è l’unica soluzione disponibile oggi che sia efficace su ampio spettro e che non utilizza sostanze tossiche, non migra e non compromette il materiale in alcun modo. Ciò significa che all’interno del prodotto non viene inserito nulla di nocivo o tossico, le caratteristiche del materiale non vengono modificate, la riciclabilità non viene modificata e non viene emesso nulla dal materiale. Il rilascio nullo del materiale verso l’esterno indica anche che la tecnologia non perde alcuna funzionalità nel tempo. È una vera soluzione sicura e sostenibile al 100%, con un’elevata efficacia che previene l’adesione e la proliferazione di batteri, previene la formazione di biofilm sulle superfici plastiche e adesso anche con una comprovata efficacia contro i virus.

I test sui virus non sono stati eseguiti con l’attuale virus Covid-19 perché attualmente è proibito il suo utilizzo nei laboratori commerciali. Ma il coronavirus E229 è stato selezionato in quanto ha un buon numero di somiglianze con il virus Covid-19.

 

Per le caratteristiche uniche della tecnologia essa può essere usata in quasi tutte le superfici plastiche creando superfici con una resistenza intrinseca a batteri, muffe, funghi, biofilm e virus.