Confcommercio: convegno Smau su commercio e sicurezza

Roberto Imbastaro

Istituzioni, forze dell’ordine e commercianti devono sviluppare un forte senso di collaborazione senza il quale la tecnologia non può essere sfruttata per le sue grandi potenzialità. È fondamentale installare telecamere, ma è altrettanto importante verificare che siano accese ed efficienti e, ad esempio, collocare cartelli ben visibili che indichino ai potenziali ladri o rapinatori che esistono sistemi di sicurezza in quell’esercizio. Ancora, è importantissimo evitare azioni “fai da te” durante una rapina: una ricerca FIGISC (Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti) evidenzia come nel 75% dei casi di rapina non ci siano state reazioni da parte dei benzinai: nel 98% dei casi di questa percentuale non si è consumata alcuna violenza. Nel 25% dei casi in cui c’è stata una invece una reazione, si sono sempre registrati danni, ferimenti o addirittura omicidi: “Un incasso non vale la vita”, ammonisce l’associazione di categoria.Del contributo che la tecnologia puo’ portare nella lotta alla criminalità negli esercizi commerciali, si è parlato nell’ambito del convegno organizzato da Confcommercio oggi a Smau 2008, dal titolo “Il contributo dell’innovazione tecnologica nel contrasto alla criminalità” e al quale hanno partecipato le principali associazioni di categoria maggiormente colpite da furti e rapine, aziende esperte in tecnologie per la sicurezza e i rappresentanti delle forze dell’ordine.Tra le soluzioni che forse risolverebbero la maggior parte dei problemi di benzinai, tabaccai, farmacisti e gioiellieri – le categorie più vessate dalla criminalità – e non solo c’è la moneta elettronica. Un pagamento ben organizzato con carte di credito, bancomat o altri sistemi tecnologici eviterebbe il dover incassare enormi cifre in contanti che poi solo in minima parte resta agli esercenti (nel 2006 il fatturato del tabacco ha sfondato la soglia dei 16 miliardi di euro: circa il 90% di questa cifra viene versata allo Stato).“Ma si tratta di un’utopia – ha sottolineato il presidente FIGISC Luca Squeri – e anche la tassa di 0,75 euro imposta dal sistema creditizio su per ogni rifornimento con carta di credito frena oggi questa modalità di pagamento”.L’apporto delle forze dell’ordine al convegno promosso da Confcommercio è arrivato da Marco Di Nunzio, Responsabile della Sezione Antirapina della Squadra Mobile della Questura di Milano e da Lorenzo Falferi, Comandante Reparto Operativo dei Carabinieri di Milano. “L’incremento della tecnologia è fondamentale – hanno sottolineato i rappresentanti di Polizia e Carabinieri – non è possibile presidiare ogni strada e attività commerciale. E non è nemmeno auspicabile. Bisogna invece fare tutti un passo in avanti verso la prevenzione da un lato e l’indagine dall’altro. Le forze dell’ordine cercano di evitare sempre l’intervento durante una rapina, per evitare l’aggravarsi di situazioni pericolose. Con investimenti economici minimi, i commercianti possono dissuadere i malviventi a commettere reati e fornire alle forze dell’ordine strumenti fondamentali per assicurare i ladri alla giustizia”.Gli inquirenti hanno infatti a disposizione tecniche antropometriche per la ricostruzione e il riconoscimento in continua evoluzione. Ma se, banalmente, le telecamere non sono presenti in un negozio o se installate risultano spente o male funzionanti, ogni sforzo è destinato a risultare vano.Per il Presidente di Comufficio – Marco Schianchi – che ha organizzato i convegni Confcommercio a Smau 2008 – “si può e si deve andare anche oltre. Non dobbiamo più parlare di punti vendita sicuri ma di città sicure. Le telecamere devono uscire dalle attività commerciali ed essere collocate anche sulle strade. Ma ci sono ancora tante attività commerciali e tante città che devono fare la loro parte”.